"Con più di 400 morti al giorno, con sincerità, e parlo anche da tifoso, la ripartenza del campionato è l’ultimo problema di cui possiamo occuparci. Le priorità del Paese sono altre". Le dichiarazioni rilasciate a Radio Capital da Roberto Speranza, ministro della Salute, sono una doccia gelata sul calcio? Di sicuro non aiutano, ma oggi i presidenti di serie A si riuniranno in Lega per abbozzare un calendario di massima per portare a termine la stagione (ma 8 club sarebbero contrari) e per discutere di diritti tv e cercare di allontanare l’ipotesi di un taglio preteso per lo stop al campionato, scrive Luca Valdiserri sul "Corriere della Sera".
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Roma, c’è meno Speranza sulla ripartenza a maggio
Il ministro della Salute: "Il calcio non è una priorità del Paese"
La Roma, senza spingersi sulle posizioni assolutiste di Lotito, è tra le società che vogliono ripartire, sempre nel rispetto della salute dei calciatori. La parte dei controlli specifici sarà affidata al Campus Biomedico di Trigoria, tutta la parte cardiologica a Villa Stuart. Trigoria sarà sanificata e i controlli saranno rigorosi: per far dormire i calciatori in stanze singole verranno usate anche quelle del settore giovanile. I dirigenti giallorossi sperano di far partire gli allenamenti a inizio maggio anche per non far perdere troppo valore al gruppo dei calciatori. Dagli Stati Uniti, ieri, è arrivata una notizia finanziaria negativa: Standard and Poor’s ha ridotto il rating del bond della Roma (275 milioni di euro) da BB- a B+, sempre per gli effetti della pandemia sui ricavi del calcio. Un calcio che, in questo momento, ha pochi alleati.
La Uefa, nel tentativo di salvare il salvabile nelle Coppe europee, ha già stilato un calendario di massima: il 2-3 agosto la gara di andata degli ottavi di finale di Europa League (Siviglia-Roma) con ritorno il 6. Quarti di finale il 10 e 13. Semifinali il 17 e il 20. Finale a Danzica il 27. Tutto a porte chiuse ma in diretta tv.
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