rassegna stampa roma

Roma, c’è l’advisor per scegliere lo stadio del futuro

(Corriere della Sera – G.Piacentini) – Dopo mesi di studi, di sopralluoghi e di incontri, finalmente qualcosa si muove intorno al progetto per il nuovo stadio della Roma.

Redazione

(Corriere della Sera - G.Piacentini) - Dopo mesi di studi, di sopralluoghi e di incontri, finalmente qualcosa si muove intorno al progetto per il nuovo stadio della Roma.

«AS Roma SpA — si legge in una nota pubblicata ieri pomeriggio sul sito della società giallorossa — ha conferito a Cushman & Wakefield LLP, società di consulenza immobiliare globale, il mandato di advisor esclusivo per l’individuazione di un’area, sul territorio comunale di Roma, dove insediare il nuovo stadio della società sportiva». Due giorni dopo l’invito da parte delle istituzioni ad accelerare i tempi per far partire il progetto («Entro giugno — sono state le parole di Alessandro Cochi, delegato allo Sport di Roma Capitale — vorremmo individuare le aree per i nuovi stadi della Roma e della Lazio ») la proprietà romanista ha risposto «presente».[...]

Tempi che però potrebbero essere anche più brevi e, assicurano dalla Cushman & Wakefield, già tra una un paio di settimane dovrebbe esserci una prima lista di siti idonei (saranno almeno due quelli che la società immobiliare sottoporrà alla società giallorossa) per la costruzione del nuovo stadio che, in attesa della nuova legge da anni ferma in Parlamento, potrebbe essere il prossimo costruito in Italia, dopo quello della Juventus.[...]

La cosa certa è che sarà fatta una valutazione «urbanistica» della zona: strade, collegamenti e trasporti avranno un peso fondamentale nella scelta dei siti. I nomi che circolano sono sempre gli stessi: Tor Vergata, Massimina (dove sarebbe dovuto nascere lo stadio «Franco Sensi», il cui progetto era stato presentato a Trigoria in pompa magna ma che non ebbe alcun seguito), Tor di Valle (in una delle sue prime visite romane, il presidente Thomas Richard DiBenedetto andò personalmente a vedere un terreno nella zona in cui un tempo sorgeva l’ippodromo). A meno di qualche sorpresa dell’ultima ora che, quando si parla di stadi e di decisioni anche «politiche », non èmai da escludere a priori.