rassegna stampa roma

Tra prudenza e fiducia così cambia l’umore

Il passare dei giorni ha reso la situazione più tranquilla e gioia e depressione hanno subito un giusto livellamento.

finconsadmin

Passata la rabbia e sopiti gli entusiasmi (sentimenti eccessivi gli uni e gli altri), la città che tifa biancazzurro o giallorosso usa la razionalità con maggior criterio. Che cosa vuol significare? Semplice: qualche settimana fa dalle parti di Trigoria appariva tutto roseo; in quel di Formello l’orizzonte era cupo.Perché? Colpa della campagna acquisti che aveva acceso gli animi dei romanisti, mentre aveva spento quelli laziali.

Prima la sorpresa Iturbe, soffiato alla Juve, poi lo scippo di Astori avevano scosso l’ambiente fino a punte estreme. Per carità, soltanto parole, polemiche ed ironiche ad un tempo. Ma è un fatto indubitabile che l’ago della bilancia pendeva solo verso la curva Sud. Insomma, chi godeva e prometteva sfracelli era solo il tifoso giallorosso, mentre il cugino «povero» schiumava di rabbia e se la prendeva con il presidente Lotito, reo di comportarsi come Fabio il temporeggiatore. Così, a forza di sfogliare la margherita, era rimasto con un pugno di mosche in mano. Senonché, il passare dei giorni ha reso la situazione più tranquilla e gioia e depressione hanno subito un giusto livellamento. Voglio dire che la tournée americana da una parte e gli interventi di Lotito sul mercato hanno rimesso su un binario più consono il comportamento delle due fazioni. 

Infatti, la Roma, attraversato l’Oceano per «dovere» nei riguardi del suo patron, non ha fatto mirabilie in quelle partite. Ha perso con il Manchester United, ha vinto con un Real completamente sfasato, per poi essere travolta da un’Inter a cui lo scorso anno aveva dato (a San Siro) un’autentica lezione di gioco. Non solo, ma Iturbe aveva deluso, così come i «vecchi stranieri» che Rudi Garcia aveva consigliato di acquistare.

La Lazio, invece, era riuscita a portare alla corte di Pioli il miglior difensore del Mondiale brasiliano (de Vrij) e nel ritiro agostano aveva dato buoni e promettenti segnali. Insomma, romanisti e laziali hanno cambiato nuovamente umore: i giallorossi sono diventati più prudenti e non parlano più di «scudetto sicuro»; i biancazzurri sono più fiduciosi, anche se la campagna abbonamenti segna il passo mandando su tutte le furie il presidente. Calma, dottor Lotito. A lei che è un latinista diciamo: «Cum iudicio». Senza aggiungere altro.