(Corriere della Sera - G.Piacentini) - Domani saranno passati 67 giorni dall'ultima volta che ha gonfiato la rete.
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Osvaldo a caccia del gol, due mesi dopo
(Corriere della Sera – G.Piacentini) – Domani saranno passati 67 giorni dall’ultima volta che ha gonfiato la rete.
Troppi, per uno che vive per il gol e che quando non riesce a segnare (bastava vedere la sua faccia, domenica scorsa, al momento della sostituzione) sta male. A Bologna, il 21 dicembre scorso, Daniel Osvaldo festeggiava con la mitraglia la sua settima rete in maglia giallorossa. Poi, soprattutto a causa di un infortunio muscolare che lo ha tenuto lontano dal campo per un mese e mezzo, più niente.
A secco nei (pochi) minuti giocati a Siena e domenica contro il Parma, il centravanti italo-argentino scalpita per tornare ad esultare. E per farlo sta lavorando sodo. Lunedì scorso, nel giorno di riposo concesso alla squadra da Luis Enrique, era a Barcellona in vacanza e visto che si trovava a salutare i suoi ex compagni dell'Espanyol ha infilato scarpette e pantaloncini - facendo arrabbiare i suoi vecchi tifosi, che non gli hanno perdonato il «tradimento» per andare alla Roma - per allenarsi un po'. Domani, a Bergamo, per lui sarà come tornare agli inizi della sua carriera. L'Atalanta, infatti, è la squadra che ha avuto il merito di portarlo in Italia nel 2006, strappandolo, appena ventenne, all'Huracan, anche se poi non ha avuto il coraggio di credere in lui. All'Atalanta Daniel ha già segnato nella partita di andata. Proverà a fare il bis in quella di ritorno, anche perché senza Totti (squalificato) il peso dell'attacco sarà ancora di più sulle sue spalle.
Nel tridente offensivo l'unica maglia già assegnata, infatti, dovrebbe essere la sua. Per le altre due la concorrenza è serrata: in ballottaggio ci sono Lamela, Borini e Bojan, oltre a Pjanic che in settimana è stato provato da Luis Enrique come vice-Totti, ma che ieri è rimasto in palestra e ha svolto solo una seduta di fisioterapia.[...]
Ieri pomeriggio, a Trigoria, è stato intitolato il campo A ad Agostino Di Bartolomei. «È stato un eroe - le parole del d.g. Franco Baldini - per i tifosi della Roma. Ci siamo chiesti perché Agostino non avesse il posto che meritava nella Roma e abbiamo trovato il modo per ricordarlo». «A volte - il ringraziamento del figlio Luca - per ricucire il filo della memoria basta un Ago. Grazie per essersi ricordati che a Trigoria era di casa e per avergli dedicato un campo su cui giocheranno tanti capitani, del presente e del futuro».[...]
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