Più passano le ore e più aumenta la tensione in vista della gara tra Napoli e Roma di sabato pomeriggio, la prima dopo gli scontri che lo scorso 3 maggio hanno portato all’uccisione di Ciro Esposito. Si preannuncia un San Paolo esaurito, nel quale non ci saranno però tifosi romani. Preoccupato il club giallorosso per l’accoglienza che la squadra riceverà, e per questo si è deciso di partire in aereo, e non con il treno come negli ultimi anni, e di mantenere top secret la sede del ritiro. Alcune testate giornalistiche, emittenti radiofoniche e siti internet, hanno deciso di non inviare o di limitare al minimo il numero dei propri inviati, anche se da Napoli sono arrivati inviti alla calma. «Voglio fare un appello ai tifosi della Roma - le parole dello zio di Ciro Esposito - Napoli si è dimostrata disponibile a tentativi di pacificazione, ma per fare la pace bisogna essere in due: aspettiamo un segnale.Spero che gli striscioni non incitino alla vendetta ma solo a chiederegiustizia e a ricordare Ciro». Stessi toni ha usato Vincenzo Panico, presidente della task force per la sicurezza. «Un abbraccio tra i giocatori in campo, in particolare tra Higuain e Totti, sarebbe molto importante nel percorso di pacificazione».
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Napoli, lo zio di Ciro Esposito: «Vogliamo pace, non violenza»
L'appello dello zio della vittima degli scontri di Coppa Italia in vista del match di sabato sera tra Napoli e Roma
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