rassegna stampa roma

L’ultima di Totti nel deserto Olimpico. Il derby di Roma tra polemiche e addii

Se sarà l’ultimo derby di Francesco Totti, come vorrebbe il presidente James Pallotta che lo preferisce dietro una scrivania piuttosto che in campo, domenica il teatro sarà vuoto e metterà tanta tristezza

Redazione

Se sarà l’ultimo derby di Francesco Totti, come vorrebbe il presidente James Pallotta che lo preferisce dietro una scrivania piuttosto che in campo, domenica il teatro sarà vuoto e metterà tanta tristezza.

Lo stadio Olimpico domenica pomeriggio sarà da record, ma in negativo. Sono previsti meno di 30mila spettatori. Nella gara di andata, l’8 novembre 2015 (2-0 per la Roma con gol di Dzeko e Gervinho), furono venduti 35.253 biglietti. Sembrava un flop epocale, ma al ritorno potrebbe andare peggio.

Come riportato nell'edizione odierna de "Il Corriere della Sera", anche nel derby di andata gli ultrà disertarono l’Olimpico ma la novità è che le due curve — che hanno trovato un punto di convergenza contro la Prefettura di Franco Gabrielli — questa volta vivranno il derby in uno stadio virtuale. I laziali si raduneranno nel PalaGems a Tor di Quinto: previsti almeno 1.500 tifosi davanti ad un maxi schermo, con appuntamento alle 12.30. La «location» è stata rivelata solo ieri «per evitare manovre di disturbo. Ci sono stati posti dei paletti per la sicurezza e per questo motivo abbiamo deciso un sistema di prenotazione nei punti vendita che abbiamo indicato».

I romanisti si ritroveranno al vecchio Campo Testaccio e i gruppi della Sud si sono dati appuntamento 90 minuti prima del fischio d’inizio in Via Nicola Zabaglia. Un posto dall’alto valore simbolico, che richiama i valori della storia e della tradizione giallorossa. «Partiamo dal nostro glorioso passato per riprenderci il futuro...», hanno scritto in un comunicato. Da lì si dirigeranno in una struttura su Lungotevere Testaccio per vedere la partita e tifare.

(L. Valdiserri)