rassegna stampa roma

Lucho-Montella, il meglio sopra la panca

(Corriere della Sera – L.Valdiserri) – Sono i due allenatori più giovani della serie A: Vincenzo Montella con i suoi 37 anni e Luis Enrique con 41. Fanno parte di quella «nouvelle vague» che predica calcio di qualità e sono in...

Redazione

(Corriere della Sera - L.Valdiserri) - Sono i due allenatori più giovani della serie A: Vincenzo Montella con i suoi 37 anni e Luis Enrique con 41. Fanno parte di quella «nouvelle vague» che predica calcio di qualità e sono in buonissima compagnia, visto che il terzo tecnico più giovane del campionato è Antonio Conte (42) e il quarto Massimiliano Allegri (44). Cioè Juve e Milan, le prime due della classifica.

Luis Enrique e Montella, che si sono incontrati nel recente summit tra capitani, allenatori, dirigenti e arbitri all'Hilton di Fiumicino, si stimano. Basta sentire come l'asturiano risponde a chi, nella conferenza stanza pre gara, gli ricorda che tutte le partite della Roma a Catania si sono svolte in un clima infernale: «Ho visto il Catania di Montella ed è una squadra che gioca a pallone. Ha una qualità tecnica che secondo me è superiore a questa aggressività di cui si parla. Penso che sarà una bella partita di calcio. Se intorno alla gara c'è calore, sempre in un rapporto sportivo, è meglio». La stessa idea che ha Vincenzo Montella, che l'anno scorso prese il posto in panchina di Claudio Ranieri e da lì ha cominciato una carriera di serie A: "La panchina della Roma? Non ho nessun rammarico, lo dico con molta sincerità. Rimanere sarebbe stata la scelta peggiore, per me. Probabilmente sarebbe stato difficile dire di no, ma al contempo credo che andar via sia stato un bene. L'esperienza è stata comunque positiva, è stato un buon esordio che mi ha consentito di farmi notare: è arrivato il Catania e non poteva andarmi meglio. Non vivo questa gara in maniera diversa, forse se avessimo giocato all'Olimpico sarebbe stato differente. "

Quello che è certo è che la Roma non si snaturerà anche in trasferta su un campo difficile. Giocherà con tre punte e giocherà di squadra. Su questo Luis Enrique non transige: «Mi chiedete se questa è stata la settimana di Lamela, ma io ripeto che semmai è stata la settimana della squadra. Parliamo di un ragazzo di 19 anni, non mi piace parlarne troppo perché credo che non sia buono per lui. Ha la testa sulle spalle, sa che l'importante è giocare di squadra. Poi una volta segnerà lui, altre Bojan, Osvaldo, Lamela, Pjanic, Borini. È quello che piace a noi allenatori e ritengo che sia la strada giusta. L'importante è avere nel gruppo la concorrenza giusta: Lamela sa che deve impegnarsi ancora di più per entrare nella formazione titolare». Mercato: dal Brasile rilanciano che la Roma ha ottenuto in prestito per sei mesi il centrocampista esterno Marquinho (25 anni, può giocare sia a destra che a sinistra) dalla Fluminense.