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L’occhio di falco debutta in Coppa e De Laurentiis lancia la A giramondo

Finalmente debutta la tecnologia del gol-non gol in occasione di Juventus-Lazio del 6 giugno. Il presidente del Napoli propone una prima giornata di campionato in dieci città diverse nel mondo

Redazione

L’occhio di falco sì. Il campionato all’estero no, almeno per adesso. Nell’anno del caso Parma e di tante altre amenità domenicali, il calcio italiano guarda avanti, un passo alla volta. Il primo: Juventus-Lazio, finale di Coppa Italia del 7 giugno all’Olimpico (il 20 maggio, se la Juve dovesse arrivare in finale di Champions il 6 giugno a Berlino), segna il debutto della tecnologia del gol-non gol in Italia. Arriva quindi «occhio di falco», con le sue telecamere sulla linea di porta. Una tecnologia già utilizzata al Mondiale, in Premier League e Bundesliga «e a partire dal prossimo campionato anche da noi» come sottolinea il presidente della Lega Calcio, Maurizio Beretta.

Ma l’idea più stimolante del giorno, anche se per ora è poco più di una boutade, è quella anticipata dal presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis: «Stiamo decidendo di giocare la prima giornata di campionato in dieci città diverse nel mondo. L’idea non è mia e si era partiti da Londra ma poi l’appetito vien mangiando. Adesso stiamo pensando a New York, Parigi, Giacarta, Pechino e Shanghai. Ma ci vuole ancora tempo, ne dobbiamo discutere». Affascinante, per certi versi: almeno si giocherebbe in stadi più dignitosi dei nostri. E sicuramente sarebbe un buon affare «Sky permettendo » come ha chiosato lo stesso numero uno napoletano qualche ora dopo, ribadendo che «serve tempo». «Si tratta di un’ipotesi molto complessa, che tra l’altro — ricorda Berettala Premier League sta già studiando da diversi anni e per la quale servirebbero anche i permessi della Fifa». Per la serie: se non ci sono ancora riusciti gli inglesi sarà dura che ci riescano gli italiani. Anche se forse un carrozzone meno costoso potrebbe espatriare più facilmente: «Abbiamo fatto una riunione tecnica con il licenziatario per i diritti internazionali della serie A — spiega Beretta — . Abbiamo discusso di tante proposte possibili per sostenere il calcio italiano all’estero e valorizzarlo. Ma bisognerà vedere le complessità organizzative». La strada da percorrere è comunque quella delle partite ufficiali: giocare all’estero qualche partita di Coppa Italia (oltre alla Supercoppa) potrebbe essere più semplice.