L’accusa mossa a Damiano Tommasi, cioè i calciatori, e a Renzo Ulivieri, ovvero gli allenatori, da parte di Claudio Lotito, il grande tessitore della candidatura di Carlo Tavecchio al vertice della Figc, è stata diretta: «Avete strumentalizzato tutta questa faccenda, l’avete data in pasto ai media», detto ieri con tono acceso e polemico nel pieno del Consiglio federale. Il fatto è che la gaffe sulle banane rischia di far deflagrare i piani del presidente della Lazio, anima della Lega di A che punta anche allo scranno in Figc.
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Le quattro leghe stanche delle ingerenze di Lotito
La gaffe sulle banane rischia di far deflagrare i piani del presidente della Lazio, anima della Lega di A che punta anche allo scranno in Figc.
Siccome ora si è costretti a lavorare su un nuovo equilibrio e su nuove condizioni, nel valzer delle due poltrone da vice di Tavecchio potrebbe essere proprio Lotito a dover restare in piedi. Del resto il peso della Lega Pro è consistente (17%), in teoria un posto è suo. Mentre l’Aic di Tommasi e Albertini potrebbe anche accontentarsi dell’altro scranno. Nuovi scenari sui quali insistono i rapporti sempre più tesi tra Lotito e le quattro Leghe.
Il motivo è semplice: da giorni il presidente biancoceleste smentisce, rettifica e lancia proclami a leghe unificate attraverso la sua responsabile della comunicazione. Interpretando, sì, il pensiero comune dell’appoggio a Tavecchio, da vero «spin doctor». Ma bypassando sistematicamente gli uffici stampa delle varie leghe che si ritrovano, come ieri la Lega Pro e la scorsa settimana la Lega di A, ad apprendere della propria posizione dagli organi d’informazione. Un’ingerenza che genera tensione proprio all’interno del fronte che Lotito era riuscito con grande fatica a rendere compatto.
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