Corriere della Sera

La Roma fa pace con i suoi tifosi e impone al Napoli la prima frenata

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È stata una partita intensissima, dove gli errori sono sempre arrivati per eccesso e mai per difetto

Redazione

I più felici sono quelli che non c’erano: Stefano Pioli, che con il Milan aggancia in coabitazione il primo posto, e Rudi Garcia, che salva il record delle 10 vittorie consecutive nelle prime 10 giornate di campionato (Roma stagione 2013-2014). Anche Spalletti e Mourinho — espulsi tutti e due dall’arbitro Massa, a dimostrazione di quanto fosse tesa la partita — hanno però motivi fondati per non essere tristi. Il Napoli è ancora imbattuto e gioca sempre un bel calcio, scrive Luca Valdiserri sul Corriere della Sera. La Roma ha reagito nella maniera migliore dopo il disastro di Bodo e, anche se ha subito a lungo il palleggio degli avversari, ha costruito le migliori occasioni da gol. È stata una partita intensissima, dove gli errori sono sempre arrivati per eccesso e mai per difetto. Mancini, Cristante e Zaniolo sono stati i migliori della Roma; Koulibaly, Anguissa e Osimhen quelli del Napoli. Anche i loro avversari diretti, però, non hanno demeritato. Hanno solo cercato di limitare i danni contro avversari più forti e, visto che la partita è finita 0-0, in fondo ci sono riusciti. Sono mancati Mkhitaryan (nullo e sostituito), Abraham che si è divorato due occasioni e Insigne, che si è visto solo con un “tiraggiro” finito alto al 41’ del primo tempo. Spalletti ha avuto poco dai suoi cambi entrati dalla panchina, Mourinho non li ha usati proprio, come ormai abitudine: 29 minuti, compreso recupero, per El Shaarawy e 9 per Shomurodov. Dopo l’1-6 in Conference League sono finiti in tribuna Mayoral, Villar, Diawara, Kumbulla e Reynolds.