(Corriere della Sera - L.Valdiserri) Le idee di Rudi Garcia, la classe di Miralem Pjanic, la velocità di Gervinho, la fisicità di Mehdi Benatia e la duttilità del nuovo arrivato Michel Bastos. È il cocktail che, battendo la Juve in Coppa Italia, ha fatto impazzire Roma di gioia. Ingrediente comune: la lingua francese. Le storie si sono intrecciate in Ligue 1. Garcia, a Lilla, ha avuto ai suoi ordini il brasiliano Michel Bastos (stagione 2008-2009, 37 presenze e 14 gol) e l’ivoriano Gervinho (dal 2009 al 2011, 67 presenze e 28 gol). Bastos, trasferitosi a Lione per 18 milioni di euro, ha incrociato un giovanissimo ma già promettente Miralem Pjanic, fuggito con la famiglia dalla guerra in Bosnia e approdato prima a Lussemburgo e poi al Metz. Su Mehdi Benatia, in estate, ha scommesso forte Walter Sabatini.
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La Roma cambia idea. Pjanic è “essenziale” non si vende più
(Corriere della Sera – L.Valdiserri) Le idee di Rudi Garcia, la classe di Miralem Pjanic, la velocità di Gervinho, la fisicità di Mehdi Benatia e la duttilità del nuovo arrivato Michel Bastos.
Garcia e il suo staff lo ricordavano miglior giovane della serie B francese, prima del trasferimento a Udine, e hanno applaudito. L’allenatore ha tolto ogni dubbio sul giocatore, che con Guidolin aveva sempre giocato in una difesa a 3: «In Francia e con la nazionale marocchina ha sempre giocato a 4. Vi accorgerete di quanto è forte».
Radja Nainggolan, nato ad Anversa da padre indonesiano e madre fiamminga, si intende alla grande, in olandese, con Kevin Strootman, ma capisce anche il francese, come (quasi) tutti i belgi. C’è anche un tocco italiano nella Roma francofona: Federico Balzaretti ha casa e famiglia a Parigi: sua moglie, Eleonora Abbagnato, è étoile dell’Opera. Ora Balzaretti è ai box per pubalgia – per questo Garcia ha ottenuto l’arrivo di Michel Bastos -, ma pochi gol nella stagione della Roma sono stati importanti come quello segnato da «Balza» nel derby del 22 settembre.
È lì che la città giallorossa ha cancellato la finale di Coppa Italia 2013. Figura centrale della Roma «alla francese» è comunque Miralem Pjanic. Garcia ha preteso che rimanesse a Roma, per impostare su di lui il suo gioco (19 presenze in campionato su 20 partite, una sola gara saltata per squalifica). Per finanziare il mercato è andato via Lamela. Ma Pjanic tornerà di nuovo sul mercato, a giugno, visto che nel frattempo è stato comprato Nainggolan e che contro la Juve, per la prima volta, Pjanic è andato in panchina, anche se poi è stato decisivo entrando a 20’ dalla fine? Garcia lo esclude: «È un giocatore essenziale per noi, per la seconda parte della stagione e anche per il prossimo anno». Il sito dell’Équipe, che aveva parlato del forte interesse del Paris Saint Germain sul giocatore, ieri ha confermato i contatti tra le società ma registrato anche il «no» della Roma. L’ordine arriva direttamente dal presidente James Pallotta, che ha chiesto al d.s. Walter Sabatini di «blindare» Pjanic.
Di più. Bisogna anche allungare al più presto il contratto con Garcia, che scade nel giugno 2015.Scontato l’adeguamento economico ai livelli di top trainer e confermato, insieme alla piena autonomia nelle scelte tecniche, il suo «peso» nei programmi societari. Sarebbe grave perdere Pjanic a giugno, imperdonabile veder partire lui e Garcia insieme nel 2015.
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