rassegna stampa roma

Italia lenta con Thiago, tosta con De Rossi

Mancano ormai sei giorni all'esordio contro il Belgio e Conte deve sciogliere, ancora, gli ultimi dubbi sulla formazione titolare della Nazionale. Thiago Motta dentro o fuori?

Redazione

Paragonando il nostro risultato e quello del Belgio, contro la Finlandia, bisognerebbe pensare a una vittoria confortante per noi, visto che la compagine belga è stata fermata sul pari. Ma il 2-0 non deve far montare la testa: l'Italia con Thiago Motta è sì ordinata ma tremendamente lenta mentre, con De Rossi è molto più veloce e allo stesso tempo incisiva. Praticamente due Nazionali completamente diverse ed è visibile dallo svolgimento della partita con un primo tempo, che oltre al gol su rigore di Candreva, nel quale l'Italia non riesce mai a superare il muro finnico. Mentre, nell'ultima mezzora, con il cambio di regia è un'altra musica, perché con De Rossi in regia la squadra è più decisa, affamata e pericolosa, specialmente perché aumentano le verticalizzazioni. Non è un caso che proprio De Rossi trova il gol che chiude la partita con un colpo di testa sul cross di Candreva.

Non ha senso illudersi, come ha scritto Alessandro Bocci sul Corriere della Sera, perché l'Italia si è messa solo sulla buona strada verso gli Europei, dove servirà molto di più. L'Italia di ieri sera è stata una squadra diversa, rispetto al primo test, senza Pellé lì davanti ma, comunque, improntata all'attacco con i due esterni, Candreva e El Shaarawy pronti a far male alla difesa e con Giaccherini lì dietro pronto a coprire le incursione del romanista. Ed ecco che il 3-5-2 di Conte si trasforma in un 3-4-3. Ma la strada verso la vittoria degli Europei ancora è molto lunga e piena di difficoltà e di dubbi da sciogliere. Perché, come detto precedentemente, Thiago Motta rallenta troppo la manovra e non riesce a trovare verticalizzazioni, ma ha dalla sua il fatto che sì è allenato meno degli altri e ha bisogno di tempo. Ma questo non l'ha salvato dai fischi, che gli sono piovuti contro, al momento della sostituzione. L'altro grande problema per Conte è l'attacco che non riesce a ingranare perché se Zaza ha convinto molto con i suoi continui movimenti offensivi, Immobile è sembrato l'Eder della partita della Scozia.