La Roma continua la sua corsa e Luciano Spalletti vince per la prima volta da giallorosso nella sua Empoli, la città dove è stato calciatore e allenatore. È il risultato giusto, come sottolinea Luca Valdiserri su Il Corriere della Sera, perché la differenza in campo è troppa e non basta l’organizzazione di Giampaolo per fare partita pari, anche se per lunghi tratti della ripresa l’Empoli ha tenuto completamente in mano il gioco.
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Il Faraone torna a far sognare Roma
Ora Spalletti ha un compito: tenere alto l’entusiasmo e, nello stesso tempo, non esagerare con il trionfalismo
Out Manolas, Dzeko e Florenzi per colpa dell'influenza, ma l'Empoli ha dovuto fare a meno degli squalificati Saponara e Tonelli, che hanno fiaccato attacco e difesa, e con un incerto Skorupski, colpevole in tutti e tre i gol subiti, soprattutto il secondo e il terzo.
La Roma ha scelto il «rombo» a centrocampo e, giocando senza una vera punta, ha giocato un primo tempo di qualità. L’hanno aiutata i colpi dei singoli (euro-gol di El Shaarawy, nono gol in campionato di un Pjanic sempre decisivo) ma anche e soprattutto la disposizione ad aiutarsi in campo.
Poi nella ripresa proprio nel momento migliore dei toscani è arrivato il 3-1 che ha chiuso la gara.
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