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Garcia, un terzino da inventare. Bastos o Romagnoli a Bologna

(Corriere della Sera – G.Piacentini) Rudi Garcia, che oggi compirà cinquanta anni e festeggerà a Trigoria con la squadra, lo aveva detto in tempi non sospetti: mancano esterni bassi.

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(Corriere della Sera - G.Piacentini) Rudi Garcia, che oggi compirà cinquanta anni e festeggerà a Trigoria con la squadra, lo aveva detto in tempi non sospetti: mancano esterni bassi. Quando c’era fuorigioco il solo Balzaretti, il tecnico francese aveva manifestato l’esigenza di avere un rinforzo in quella zona del campo: la società, a gennaio, ha tesserato Michel Bastos, ma subito dopo si è fatto male Dodò e domenica scorsa si è fermato anche Maicon. Risultato: sabato sera a Bologna e il 1 marzo contro l’Inter ci sarà una vera e propria emergenza sulle corsie esterne, dove è rimasto un solo difensore di ruolo, il greco Torosidis, che comincia a manifestare segnali di appannamento. Rudi Garcia, così, dovrà usare la fantasia per sopperire alle assenze e dovrà sperimentare. Qualunque soluzione sarà un adattamento rispetto alle caratteristiche dei suoi calciatori.

Il piano A dovrebbe prevedere l’inserimento di Michel Bastos. Sarebbe la soluzione più logica, con lo spostamento a destra di Torosidis: se è infatti vero che il brasiliano è principalmente un esterno offensivo, lo è altrettanto che Dodò (o Maicon dalla parte opposta) non difendono tanto meglio di lui. Il «problema» è che negli occhi di molti è rimasta la brutta prestazione del brasiliano in Coppa Italia, in grande difficoltà contro gli attaccanti del Napoli. C’è anche da dire, però, che un conto è trovarsi di fronte Callejon, Mertens o Insigne e un altro Garics o Kone. Contro la Sampdoria, però, quando Garcia ha avuto l’esigenza di un esterno, con la partita già in cassaforte, non ha inserito Bastos ma un centrale «adattato» come Romagnoli, che ha risposto con personalità. La stessa che aveva mostrato lo scorso anno quando era stato chiamato in causa da Zeman prima e da Andreazzoli poi. È questo il piano B, se i minuti concessi a Romagnoli con la Samp vengono interpretati come una prova generale per Bologna.

Ci sarebbero anche altre soluzioni, ma di difficile attuazione. Una prevede l’inserimento di Jedvaj, le cui quotazioni sembrano essere cadute in picchiata. Un’altra lo spostamento a sinistra di Castan e l’inserimento al centro di Toloi, ma perché separare la coppia centrale più forte del campionato? Una terza è il passaggio alla difesa a tre, con l’abbassamento di De Rossi. A Bologna ci saranno sicuramente Benatia, che si è allenato in gruppo, e Strootman (non preoccupa la gastroenterite che lo ha bloccato ieri). Davanti, complice l’assenza diTotti (ieri nuovi esami che hanno evidenziato la riduzione degli esiti del trauma contusivo al gluteo sinistro), toccherà di nuovo a Mattia Destro, che a 23 anni non ancora compiuti ha già segnato più gol (26) in serie A di Totti e Pruzzo. Un bel segnale per Garcia, ma anche per Prandelli in vista del Mondiale in Brasile