Forse perché ha capito che l’aria intorno a lui non è delle migliori, o forse perché la gara col Gent ha dimostrato che la Roma è ancora in crisi piena, ma Paulo Fonseca, scrive Gianluca Piacentini sul Corriere della Sera, alla vigilia del match con il Lecce (ore 18 all'Olimpico) mette le mani avanti. "Non centrare la qualificazione alla Champions League non sarebbe un fallimento".
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Fonseca e la Champions: “Se la manchiamo non sarà un fallimento”
Squadra in crisi,il portoghese mette le mani avanti
Di certo non è quello che vogliono sentirsi dire ora i tifosi giallorossi, e nemmeno il futuro proprietario Dan Friedkin. "Occorrerebbe una risposta lunga per chiarire questo concetto. Come hanno detto tutti dall’inizio della stagione, questo è un anno zero e noi abbiamo cambiato moltissimo. Quando Klopp è arrivato al Liverpool i Reds si sono classificati all’ottavo posto nella prima stagione. Da quanti anni Inzaghi è sulla panchina della Lazio? E Gasperini?Questa è una stagione di cambiamenti per la Roma e non sarebbe un fallimento non arrivare in Champions League".
Un bagno di realtà che rischia di trasformarsi in un pessimismo che in questo momento la Roma non può permettersi. Allora Fonseca lascia un po’ di spazio alla speranza. "Sono una persona positiva e non ho mai pensato di non arrivare al quarto posto, credo che sia possibile. Devo essere il primo a crederci per far sì che ci credano i giocatori".
La possibilità di entrare in Champions passa inevitabilmente dalla partita con il Lecce, che la Roma deve vincere ad ogni costo. "La squadra di Liverani è molto motivata, viene da tre vittorie consecutiveegioca bene. Sta vivendo un grande momento e sarà una partita difficile. Per questo cambierò alcuni giocatori: per avere una squadra più fresca, perché non abbiamo molto tempo per recuperare".
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