rassegna stampa roma

«FamoStoStadio» resta virale, ma c’è anche chi dissente

La sensazione è che almeno fino al 3 marzo, seduta ultima della Conferenza dei Servizi, quello dello stadio resterà l'argomento principale in città

Redazione

La campagna #FamostoStadio lanciata domenica da Luciano Spalletti è ancora virale sui social network, e l’argomento  continua a far parlare sostenitori e detrattori: tifosi, personaggi dello spettacolo, politici, ognuno in queste ore ha detto la sua. La totalità dei tifosi sostiene la società (ieri sera due striscioni sono apparsi all’Olimpico durante la gara con la Fiorentina: uno in tribuna Tevere, l’altro in Monte Mario), ma dopo l’incontro di ieri tra i proponenti e i rappresentanti della Giunta, scrive Piacentini su Il Corriere della Sera, è aumentata la spaccatura con i sostenitori del Movimento Cinque Stelle.

«Lo stadio è un diritto per qualsiasi società, non ci provate ad incantare i tifosi. Svegliaaaa» dicono Cristina e Leandro su Twitter. «AAA cercasi emiro, sceicco, multimiliardario, costruzione stadio pro bono in zona pregiata. Esclusi perditempo» il messaggio ironico di un altro tifoso. Non tutti però vedono di buon occhio il progetto. «Mafia Capitale non contenta della mancata Olimpiade ci prova con #famostostadio, alla fine qualche appalto dove lucrare deve uscire» è il pensiero di Stefano. «Prima #Olimpiadi poi #famostostadio e ora #Rydercup. Per il Pd valgono solo i circenses, il panem se lo so’ magnato da un pezzo», è la critica rivolta da Aldo. «#Famostostadio ma secondo le regole, nel rispetto delle norme, senza i soliti giri di MafiaCapitale», è infine Il messaggio di Massimo. Ma avrebbe potuto scriverlo benissimo la sindaca Raggi.