Come dice Claudio Ranieri il malato Roma sta reagendo. Chi continua ad avere una salute malferma è però l’attacco. I giallorossi creano abbastanza ma chi dovrebbe portare a casa i gol - per ruolo e per ingaggio - fatica ancora molto. A Londra hanno segnato Ndicka e Hummels, contro l’Union Saint-Gilloise aveva segnato Mancini. È vero che a El Shaarawy e Dovbyk sono stati annullati gol dalla Var per offside millimetrici, però le due occasioni più importanti su azione sono capitate sui piedi di Angelino e Koné. In stagione - scrive Luca Valdiserri su 'Il Corriere della Sera' - la Roma ha segnato 19 gol in 18 partite. Se la media di Dovbyk (6) è tutto sommato in linea con un attaccante alla prima esperienza in serie A, l’ucraino ha il difetto di non usare mai il piede destro per calciare in porta. Mancano i gol di Dybala, di Soulé, di Baldanzi, di Shomurodov e di Pellegrini, che è ancora a secco. Il pareggio in casa del Tottenham, suggellato dalla rete di Mats Hummels nel recupero, ha riportato almeno il sorriso sul volto del difensore tedesco. Da vedere se Ranieri riproporrà la difesa a 3 anche contro l'Atalanta, lunedì in campionato. In serie A, la Dea ha il miglior attacco, con 34 gol segnati, la Roma il tredicesimo con 14.
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Il Corriere della Sera
Difensori-goleador: ma adesso Ranieri guarisca gli attaccanti
Mancano le reti di Dybala, Pellegrini, Soulé e Baldanzi
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