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Destro, nuova occasione per sé e per la Roma

Contro il Cesena, mercoledì sera, la sua presenza è praticamente sicura. Da un lato è l’occasione per aumentare ancora la media gol/minuti, dall’altro è l’ennesimo avversario abbordabile.

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Quest’anno è stato schierato titolare per quattro volte e in tre ha segnato: Cagliari, Hellas Verona e Chievo. È rimasto a secco soltanto a Empoli, dove la Roma ha comunque vinto. In attesa di capire se diventerà il crack dell’attacco che tutti pronosticavano, quando era nella Primavera dell’Inter, Mattia Destro porta comunque fortuna. Con lui titolare la Roma ha fatto 12 su 12 in campionato.

Il problema è un altro. Anzi, sono due: 1) la scelta di Garcia è sempre stata quella di dargli spazio nelle gare che sembravano più semplici; Destro non ha giocato nemmeno un minuto in Champions League e ha raccolto le briciole contro Juventus (17 minuti) e Sampdoria (14); 2) nonostante la alta media gol/minuti (uno ogni 126’) in campionato, in nazionale ha perduto moltissime posizioni, scalando nella classifica di gradimento di Conte dietro a Immobile e Zaza, ma persino a Pellè e Giovinco.

Rudi Garcia ha a disposizione sei attaccanti. Destro è, finora, quello che ha giocato di meno: 378 minuti in campionato e nessuno in Champions League; Gervinho: 494 più 250 (744); Totti: 422 più 206 (628); Florenzi: 362 più 192 (554); Ljajic: 403 più 32 (435); Iturbe: 148 più 134 (282). Solo l’argentino con passaporto paraguaiano ha avuto meno minuti, ma anche e soprattutto perché è già incappato in due infortuni.

Contro il Cesena, mercoledì sera, la presenza di Destro è praticamente sicura. Da un lato è l’occasione per aumentare ancora la media gol/minuti, dall’altro è l’ennesimo avversario abbordabile.

La fiducia di Garcia in Destro è limitata? Il carattere dell’attaccante non è dei più facili - come ha fatto notare in un paio di occasioni il d.s. Sabatini - ma è soprattutto un altro il limite che l’allenatore vorrebbe veder superato in fretta: Destro partecipa ancora poco alla manovra collettiva. È finalizzato al gol, che per un attaccante è sempre importantissimo, ma per fare il salto definitivo di qualità serve anche una maggior disponibilità nei confronti della squadra.

Destro o non Destro è necessario che la Roma aumenti la sua efficacia offensiva in almeno due statistiche.La prima sui corner: a Marassi, contro la Sampdoria, i giallorossi hanno battuto 14 corner, ma sono stati realmente pericolosi solo in uno, deviato di testa, ma troppo centralmente, da Astori. La seconda sulla percentuale di tiri nello specchio della porta avversaria. Sabato sera la Roma ci ha provato 20 volte (solo contro l’Hellas Verona i tentativi erano stati di più: 23). Peccato che la media in campionato nello specchio per la Juventus sia di 7,1 e per la Roma di 4,7. Questione di caratteristiche (Gervinho non è Tevez), ma anche di concentrazione.