Il fatto che nelle ultime ore di mercato Walter Sabatini sia andato a prendere Josè Cholevas dall’Olympiacos era un segnale preciso che la coppia di esterni difensivi mancini composta da Cole ed Emanuelson - senza contare Federico Balzaretti, la cui data di rientro è un’incognita - non offriva sufficienti garanzie. Le gare contro la Fiorentina e l’Empoli hanno confermato la sensazione che proprio quella zona del campo possa essere il tallone d’Achille della formazione giallorossa. Ashley Cole è stato tra i meno positivi in entrambe le occasioni. L’esterno che ha vinto tutto con le maglie dell’Arsenal e del Chelsea, che ha giocato oltre cento volte con la nazionale inglese, fa fatica a capire i meccanismi difensivi del calcio italiano e nei giorni scorsi era addirittura circolata la voce di un possibile addio anticipato per andare a giocare negli Stati Uniti. Le «ripetizioni» tattiche di Rudi Garcia durante la sosta del campionato non hanno portato, per il momento, i risultati sperati. A meno di sorprese (Cholevas), però, in Champions contro il Cska toccherà di nuovo a lui, che è stato preso (anche) per mettere la sua esperienza internazionale a disposizione del gruppo. Una prova d’appello nel giorno in cui Garcia potrebbe dover rinunciare di nuovo a Leandro Castan, rientrato ad Empoli dopo oltre un mese, per un problema ai flessori, ma costretto ad abbandonare il campo al termine del primo tempo. Ieri il brasiliano ha svolto solo fisioterapia. Se non ce la farà, è pronto Astori.
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Cercasi vero Cole in Champions
L’esterno che ha vinto tutto con le maglie dell’Arsenal e del Chelsea, che ha giocato oltre cento volte con la nazionale inglese, fa fatica a capire i meccanismi difensivi del calcio italiano
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