«Non parlo», ha detto entrando: invece non ha fatto altro, mettendo sul piatto proposte (defiscalizzazione per le imprese edili), commenti («400 milioni per lo stadio in un deserto...»), e previsioni non proprio ottimistiche: «Siamo fuori dai parametri della legge Monti. Nel caso in cui l’amministrazione centrale dello Stato decidesse il fallimento di Roma non ci sarebbe nessun problema, perché siamo fuori dai parametri. Poi ci sarebbe naturalmente un problema politico. Roma dal punto di vista strutturale è una città fallita». L’assessore in pectore Paolo Berdini (Urbanistica), intervenuto a un convegno della Cna di Roma, alla Casa delle Imprese, ha anche chiuso a una doppia delega pesante: «Sapete meglio di me che l’assessore ai Lavori pubblici non dormirà di notte, figuratevi chi fa Urbanistica e Lavori pubblici, lo portate in qualche altro luogo...».
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Berdini: «Stadio, 400 milioni nel deserto Roma è ormai una città fallita»
Lo Stadio della Roma verrà costruito a sud-ovest della città, nell’area occupata dall’ex ippodromo di trotto della Capitale, nel quartiere di Tor di Valle
La promessa: «Perché non provare anche a Roma uno scherzo che ha rimesso in moto il settore dei mobilieri italiani? Da tre anni abbiamo dato come Stato al comparto 4 miliardi di aiuti pubblici sotto forma intelligente di defiscalizzazione. Che aspettiamo a farlo per l’edilizia che ha il patrimonio più grande dal punto di vista numerico, dimensionale in Europa? Il patrimonio pubblico cade a pezzi. Che cosa aspettiamo a fare un provvedimento così? Qui credo che Roma potrà portare un contributo. Lo prometto in questa assemblea. Aiutiamo le imprese spostando i finanziamenti se no dalla crisi non ci si esce». E ancora: «Chi va a investire in periferia dove dal 2009 i valori immobiliari sono in continua discesa? Si apre qui la più straordinaria fase che ho in mente. Tutti i lavori pubblici, un valore che è ancora piccolino ma dobbiamo aumentare, dovremmo avere l’accortezza di misurarli in base a quanto e come rimettano in modo il valore immobiliare della periferia. Troveremmo, così, occasioni di lavoro infinite». Sullo stadio: «Perché personalmente credo che l’area di Tor di Valle non vada bene? Faccio io una domanda a voi: io ho 13,5 miliardi di deficit, arrivano 400 milioni che io spendo per una zona dove abitano zero cittadini? Poi a Tor Bella Monaca ci andate voi a dire che non facciamo il potenziamento del trasporto perché 400 milioni li spendiamo così? Non sarebbe meglio rivitalizzare una zona viva? Lo stadio della Juve lo hanno messo in mezzo al deserto o in mezzo a una città? Questa è la storia, dopodiché se le carte stanno a posto, si farà lo stadio lì». L’ex Fiera: «La delibera sulla valorizzazione? La guardiamo, con grande attenzione. Se è tutto pronto va in Regione». Entro il mese stabilito dal Tar? «Sì».
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