Il colpo della Roma è di quelli che lasciano il segno. Juan Manuel Iturbe, il sogno di molte società italiane e straniere, è un giocatore giallorosso. Come sempre, Sabatini ha lavorato nell’ombra, facendo sfogare gli altri con dichiarazioni e controdichiarazioni, poi ha lanciato l’affondo e ha vinto. Certamente, ora Garcia ha un gruppo assai più forte dello scorso anno e la possibilità di poter cominciare a lavorare con la “rosa” al completo (o quasi). Rimane, infatti, ancora l’incognita di Mehdi Benatia: di sicuro c’è che la Roma, per avere Iturbe dal Verona, ha sborsato una somma in contanti vicina ai trenta milioni. Da dove riprendere quei soldi? Con la cessione del marocchino, appunto, che la società valuta tra i 35 e i 40 milioni. Il pareggio sarebbe cosa fatta. Poi, però, mancherebbe un “centrale” di peso ed è su questo problema che Sabatini sta lavorando per chiudere definitivamente la campagna. Sarà un danno la cessione di Benatia? Non c’è dubbio, ma resto dell’avviso che se un giocatore vuole andar via per ragioni economiche trattenerlo sarebbe un errore. Non capisco più i sostenitori della Lazio che si ostinano a remare contro la presidenza di Lotito. La campagna abbonamenti ha avuto inizio e, fino ad oggi, è un flop. «Andremo a tifare per la nostra squadra solo in trasferta. La Nord continuerà a rimanere deserta», proclamano. Per quale ragione? Il mercato estivo ha dato i primi risultati: a Formello sono arrivati Djordjevic, Parolo, Basta e si sta trattando per far vestire la maglia biancazzurra anche ad Astori e al nazionale olandese De Vrij. Non è poco, in specie se pure Candreva non lascerà la Capitale. Dunque, è ora di smetterla e di tornare a tifare per la Lazio. La squadra ha bisogno della sua folla per essere una protagonista del campionato e raggiungere il traguardo europeo.
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Benatia, ultimo nodo ancora da sciogliere
Per avere Iturbe dal Verona la Roma ha sborsato una somma in contanti vicina ai trenta milioni. Da dove riprendere quei soldi?
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