Caso Regeni, l’egiziano Salah e l’imbarazzo per lo striscione della Serie A per Giulio

Il caso irrisolto del rapimento e dell'assassinio del ricercatore italiano Giulio Regeni, rischia di coinvolgere anche la Serie A e nello specifico la Roma, che tra le sue fila vanta Mohamed Salah, stella del calcio egiziano. Come scrive Gianluca Piacentini sul Corriere.it, infatti, la crisi diplomatica tra Italia ed Egitto sta prendendo una piega sempre più a tinte scure e l'iniziativa della Lega, che aderirà alla campagna "Verità per Giulio" nel turno del 23-24-25 aprile (la 34/a giornata), potrebbe mettere in serio imbarazzo il numero 11 giallorosso.

Tutti i club, infatti, scenderanno in campo tenendo lo striscione divenuto ormai famoso, perché comparso ovunque in Italia e nel mondo a sostegno della verità, appunto, sulla morte del 28enne veneto. Inoltre, come emerso tempo fa, l'attaccante ex Basilea, Chelsea e Fiorentina è stato scelto come testimonial del suo paese natale nell'ambito di una campagna pubblicitaria promozionale dell'Egitto in chiave turistica. E negli spot, in programma a Trigoria in seguito a un accordo con il club di Pallotta, dovrebbe comparire proprio Salah. Ma adesso potrebbe saltare tutto, qualora il Governo italiano decidesse di dare seguito alla "minaccia" di boicottare le più famose mete turistiche egiziane.

Due giorni fa, inoltre, l'edizione araba dell'agenzia russa "Sputnik" riferiva di un "rumors" secondo il quale Salah potrebbe rescindere il contratto con la Roma, qualora il caso Regeni dovesse rimanere insoluto. Ramy Abbas, agente del giocatore classe '93, ha definito "spazzatura" quanto riportato da media: "Salah è felice alla Roma, le voci circolate sono false". E sull'ipotesi che Momo non scenda in campo in occasione dell'iniziativa della Lega a sostegno del caso Regeni, la società smentisce categoricamente: "La Lega non ci ha comunicato nulla, quando lo faranno decideremo come comportarci con lui. Salah è molto legato all'Egitto ma non ha preso posizione sulla questione".