Roma Primavera,0-0 amaro con la Juve Stabia

(di Valerio Valeri) Stecca la prima in campionato, la Roma di Alberto De Rossi. Contro la matricola Juve Stabia, i giallorossi con lo scudetto sul petto non vanno oltre lo 0 – 0, rischiando anche qualcosa nel finale.

Eppure l'inizio di gara si era messo sui binari giusti, con un palo di Piscitella col sinistro e un gol annullato dall'arbitro per fuori gioco, su autorete di uno stabiese su cross in mezzo di Caprari. I padroni di casa, sotto ad un sole che brucia, cercano di sfondare centralmente con numerose triangolazioni, ma la difesa campana tiene bene e i ragazzi del tecnico Foglia Manzillo tentano il contropiede. Tallo, ancora schierato titolare da Alberto De Rossi, sgomita con determinazione con i centrali avversari, ma pare comunque lento e non riesce spesso a servire le ali accorrenti. Al 38' tiro di Caprari da distanza ravvicinata, parata di Ricciardi. Poco prima gol annullato anche alla Juve Stabia per fuorigioco di Sasanelli, centravanti delle Vespe.

Nel secondo tempo, Viviani tenta in due occasioni di far male all'estremo difensore stabiese su calcio di punizione, ma prima si vede parare il tiro, poi scheggia la traversa. L'arbitro annulla un altro gol alla Juve Stabia, in un momento di sofferenza per la Roma. La formazione di De Rossi senior sembra in affanno e sbilanciata, Sabelli da destra tenta spesso la sortita in avanti, ma Nego impiegato da centrale non sempre comunica la sicurezza attesa, in ogni caso riesce sempre a cavarsela. Negli ultimi minuti, tra l'83' e lì 89', occasioni da entrambe le parti e ospiti pericolosi in contropiede, ma fortunatamente le punte campane sono stanche come il resto dei 22 in campo, così Pigliacelli riesce a gestire le conclusioni verso la porta. Finisce dopo poco più di un minuto di recupero, la Juve Stabia si prende il primo punto della sua storia nel Torneo Primavera, contro la squadra Campione d'Italia. La Roma recrimina per la sfortuna e il poco cinismo sotto porta. Bene Viviani in mezzo al campo, male Caprari troppo evanescente, Tallo volenteroso ma lento.