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Mazzone: “Una squadra che si rispetti non deve mettere pubblicamente in discussione il proprio allenatore”

Carlo Mazzone, ex tecnico giallorosso,??ha parlato in una lunga intervista della situazione della Roma?.

Redazione

Carlo Mazzone, ex tecnico giallorosso,??ha parlato in una lunga intervista della situazione della Roma?. Ecco le sue dichiarazioni:

"Bisognerebbe dire basta con questi atteggiamenti e non penso che questa sia la strada giusta per far crescere una squadra. Se si vince ? merito dei giocatori e della societ?, se si perde ? colpa dell'allenatore? E' una cosa sciocca. Bisogna dare fiducia a Zeman fino in fondo e quando finir? il campionato si tireranno le somme del caso. Ora tutto questo "parlare" crea solo tensione negativa. Il tecnico conosce Roma, ha preso una squadra con tanti giovani dalle ottime prospettive che per? non sono ancora preparati per sopportare le responsabilit? cos? pesanti della citt?. Non si deve parlare del cambio di allenatore. Metterlo in discussione disturba lui e l'ambiente. Roma ha due belle squadre e capisco che le tifoserie hanno voglia di vincere. E' un ambiente difficile sia per le societ?, gli addetti ai lavori, per i calciatori e anche per la stampa. A Roma quando si perde ? pane duro! Quando si vince invece ? festa e fiera..! La stampa ha un peso importante a Roma. Anche loro - conclude il tecnico lanciando una stoccata ai giornalisti - ogni tanto diventano tifosi e non sanno perdere".

Sulle parole di Walter Sabatini.

"Io quando non sentivo la fiducia dell'ambiente, davo le dimissioni e me ne andavo. Una societ? che si rispetti non deve mettere in discussione l'allenatore cos? pubblicamente anche se non ? del tutto convinta della scelta che ha fatto. Zeman ? venuto a Roma con tanto entusiasmo e determinazione e tenerlo sotto pressione non aiuta. Lasciamolo lavorare e per ora, si deve accettare quello che fa, nel bene o nel male. Non ? un "ragazzino" che ha bisogno di motivazioni. Conosce Roma e sa come comportarsi. E' il nostro allenatore e dobbiamo avere pazienza. Io darei un paio di stagioni a Zeman con a disposizione questa squadra. La Roma anche quest'anno ha cambiato tanto, ma ? stata fatta una campagna acquisti di prospettiva. Ci sono ragazzi di talento che, come normale che sia, hanno bisogno di tempo per crescere. Alla tifoseria dico di stare vicini alla squadra specialmente nei momenti difficili e di conseguenza appoggiare anche al tecnico".

Su Francesco Totti.

"Sembra un ragazzetto! Sta facendo una grande stagione e questo non mi meraviglia. E' una persona eccezionale e nel mondo del calcio ce ne sono pochi. Pagherebbe di tasca sua per portare la Roma in alto. Lui ? un punto di riferimento per tutti e mi auguro per la squadra giallorossa che possa giocare per altri due o tre anni. Per i giovani in rosa dico solo questo, ascoltate Francesco Totti! Vi far? crescere e migliorare".

I ricordi di Mazzone.

"Ranieri ? stato un mio giocatore ai tempi di Catanzaro. Lo reputo un uomo per bene e un gran professionista. Con Claudio ho avuto sempre un ottimo rapporto. A Roma bisogna vincere e lui ci ? andato molto vicino, ma ormai sono cose che appartengono al passato. Franco Sensi? Mi manca tantissimo. Ci ha lasciati un po' troppo presto. Io gli sono stato sempre grato per avermi dato l'opportunit? di allenatore la Roma e penso che all'interno dell'attuale societ? sia una grossa mancanza. Gli ho voluto e gli vorr? sempre bene.Mi ha trattato con grande rispetto".

Su?Baggio, Guardiola e il Brescia delle meraviglie.

"Sinceramente non ho avuto modo di parlare con nessuno. Posso dire per? che tra i due c'? un rapporto di amicizia molto forte nato nel periodo di Brescia. Sono grandi e vaccinati e devono fare le scelte che reputano migliori. Io sono il loro primo tifoso ed ho gioito per i successi di Guardiola sulla panchina del Barcellona e di Baggio quando giocava ad alti livelli. Per Roberto mi ? dispiaciuto che sia finito il suo rapporto con la Federazione. Roberto come del resto anche Francesco (Totti), oltre al loro indiscutibile valore tecnico sono uomini esemplari, non sono fanatici e presuntuosi. Devono essere un modello per gli altri giocatori.?Palla a noi, lo ripetevo insistemente ai miei ragazzi. Con me chi aveva qualit? ha sempre giocato. Ho sempre sognato di essere il padrone della partita ed era questo il messaggio che davo alla squadra. A Brescia Pirlo pi? basso davanti alla difesa? L'ho fatto anche ai tempi della Roma con Giuseppe Giannini".

Su ?Riccardo Garrone.

"Non ho avuto grandi opportunit? di conoscerlo personalmente. Posso dire per?, che sono stato vicino ad allenare la Sampdoria. Infatti, il Presidente mi contatt?, ma poi non se ne fece pi? nulla".

Fonte:?Ryar Web Radio