In conferenza stampa ha parlato il Questore di Roma Nicolò D'Angelo. "Abbiamo avuto una serie di contatti con la polizia olandese le cui informazioni in corso d'opera sono state cambiate: avevamo avuto informazioni che un gruppo di tifosi del Feyenoord, quantificato in 400-600 e alcune volte 200-300, sarebbero transitati a Roma via Bruxelles. Siamo in possesso di 10 ore di filmati allo scopo di monitorare tutto ciò che c'è da monitorare. Abbiamo assistito a un degrado urbano, lattine di birra dentro la Barcaccia e ci chiedono perché non siamo intervenuti. L’ordine pubblico ha moltissime variabili - ha dichiarato in conferenza stampa il questore di Roma Nicolò D’Angelo - volevamo evitare di intervenire massicciamente per evitare di accendere una miccia spaventosa dentro Piazza di Spagna. In quell’orario clou ci sono degli asili con dei bambini, la metro che sfornava turisti di vario generi, fra i tifosi olandesi c’erano anche delle famiglie che si trovavano lì. Sono rimasti in piazza 1200 facinorosi circa, mentre 3000 siamo riusciti a mandarli via. Abbiamo protetto la piazza e la gente perché abbiamo aspettato che essa si svuotasse in gran parte, intervenendo in modo massiccio avremmo messo in pericolo tutti”.
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Tifosi Feyenoord, D’Angelo (Questore Roma): “Dobbiamo monitorare dieci ore di filmati”
"Avevamo avuto informazioni che un gruppo di tifosi del Feyenoord, quantificato in 400-600 e alcune volte 200-300, sarebbero transitati a Roma via Bruxelles"
Parole forti che sono continuate, spiegando come sia più importante difendere i cittadini. “I tifosi olandesi avevano deciso di raggiungere lo stadio e se avessimo consentito ciò, avremmo creato più danno, c’è stato un flusso continuo, poteva accadere una grande debacle. Abbiamo mantenuto i nervi saldi, non volevano morti, né io né i miei uomini - ha proseguito il Questore - Preferisco sporcizia, disordine, piuttosto che un morto, queste scelte sono state dettate da situazioni difficili, c’erano troppi tifosi, era difficile operare. Se tornassi indietro, farei la stessa scelta. Non volevano che accadessero fatti gravi tra le tifoserie, siamo stati costretti a tollerare le birre e altre cose, per evitare particolari frizioni, ma abbiamo portato i tifosi allo stadio e li abbiamo fatti uscire allo stesso modo in condizioni di grande sicurezza, evitando ulteriori problematiche. I tifosi sono arrivati con i mezzi più disparati e la nostra problematica era quella di dividere tali tifosi tra aeroporti, alberghi, bed and breakfast al centro etc. Qualcuno ha definito tutto questo improvvisato, poi abbiamo fermato 40 tifosi giallorossi che erano appostati per vendicarsi, per così dire, sui tifosi olandesi e li abbiamo portati via. Abbiamo evitato che la gente di Piazza di Spagna andasse nel panico, abbiamo evitato una strage di innocenti, pensate se fossimo intervenuti con lacrimogeni o altro. Questa è stata la scelta del questore che io ribadisco e sottolineo”.
Un commento anche sulle reazioni e le parole arrivate sul fronte istituzionale: “Chi parla di servizi effettuati in maniera superficiale o chi parla di sottovalutazioni, credo debba riflettere su queste argomentazioni. Roma è attraversata ogni giorno da una marea di cortei e forte tensione sociali, la questura di Roma ha sempre mostrato grande equilibrio nella gestione dell’ordine, ha garantito l’incolumità di tutti anche a spese proprie. Capisco Marino che si è visto la piazza sporcata, vituperata, offesa, lo capisco dal punto di vista umano, ma non condivido nella maniera più assoluta un’accusa nei nostri confronti, di non essere intervenuti in maniera efficace, bisogna lavorare insieme e non scaricare le colpe. Non credo che le immagini parlino di poche persone, credo che le forze dell’ordine abbiano lavorato bene, dobbiamo lavorare affinché tutto ciò non avvenga più, gli olandesi devono vergognarsi di questi pseudo tifosi, anche alcuni poliziotti olandesi sono stati feriti, sono allibiti anche loro. Abbiamo lavorato fino alle 2 di notte, abbiamo perquisito lo stadio e non abbiamo fatto entrare chi non era provvisto del biglietto. Nel primo pomeriggio abbiamo evitato un contatto con 600 romanisti a Piazza Mancini dove si erano tutti radunati pronti a fermare, nei pressi di Piazzale Flaminio, i tifosi olandesi, ma noi lo abbiamo impedito. Ricordiamoci – ha poi concluso – che quando si perde, si perde insieme, questo è quello che è successo. I tifosi olandesi sono arrivati in modo sparso, non avevano niente per identificarli”
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