«Mi chiedete se Conte resterà fino al termine degli Europei anche se dovesse essere rinviato a giudizio dalla Procura di Cremona? Premesso che un rinvio di giudizio non è una condanna, il ct ha tutta la nostra comprensione, fiducia e solidarietà umana. Da quattro anni è sullo spiedo della magistratura, ha diritto di avere un giudizio non dico urgente ma in tempi certi e ragionevoli». Così Carlo Tavecchio oggi a Firenze per salutare gli Azzurri che stanno svolgendo lo stage a Coverciano. «Siamo in un paese in cui un giorno sì e un giorno no si sbandierano giudizi a tutti - ha proseguito il presidente della Federcalcio italiana - un rinvio a giudizio non è una condanna. Noi sosteniamo Conte, puntiamo su di lui che ha creduto al nostro progetto di rinnovamento del calcio». Tavecchio ha voluto anche rispondere su una presunta richiesta di rinnovo contrattuale da parte dello stesso ct, riguardo a cui il team manager della Nazionale Gabriele Oriali ha definito ieri frutto di una sua battuta. Tesi confermata anche dallo stesso massimo dirigente federale: «si sta facendo una tempesta in un bicchier d'acqua. Volete o no una Nazionale vincente? - ha chiesto Tavecchio ai cronisti presenti - eravamo in tribuna per il derby romano, Oriali mi ha detto: »sa che conte rinnoverebbe?« Io ho stretto la mano al nostro ct ed è finita lì. ora pensiamo alla gara con la Croazia, dobbiamo andare a giocarla senza tensioni e polemiche».
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Tavecchio: “Conte? Si sta facendo una tempesta in un bicchier d’acqua”
Il presidente della Figc si è poi espresso sulle dimissioni di Blatter dalla presidenza della Fifa: "Mi dispiace sul piano personale ma, in un congresso molto strano, ho deciso di andare di concerto con la Uefa e non dargli il mio voto"
Il numero 1 della Figc ha poi proseguito sulle dimissioni di Joseph Blatter dalla presidenza della Fifa: "Mi dispiace per Blatter sul piano personale ma in un congresso molto strano, dove non si è mai parlato di quanto accaduto, ho deciso di andare di concerto con la Uefa e non dare il mio voto a Blatter. C'è stato un crescendo di sfiducia, nostro comportamento corretto"."Se è una vittoria di Platini e della Figc? Le vittorie sono ben altre - ha aggiunto Tavecchio - Credo comunque che il comportamento della nostra federazione sia stato corretto. Ripeto, è stata una decisione sofferta ma dettata da una situazione in cui la chiarezza era indispensabile e invece non c'è stata". Alla fine della bufera che ha travolto la Fifa ci sono i Mondiali in Qatar: "a decidere sarà l'esecutivo che andrà a costituirsi. Certo - ha osservato Tavecchio, secondo il quale serve subito un rinnovamento - sarebbe anacronistico che chi ha dato le dimissioni per motivi del genere possa e debba riscrivere le regole".
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