Ai tifosi italiani, della Roma e non, sarà possibile fare ritorno negli stadi, almeno in parte. Il Governo, infatti, ha dato il via libera alla loro riapertura dalla giornata di domani. Fino al 7 ottobre sarà possibile a 1000 spettatori assistere agli eventi di SerieA che si terranno all'aperto. Un primo passo verso un ritorno alla normalità. Sul tema, poi, si è espresso anche il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora:
news calcio
Serie A, via libera dal Governo per la riapertura degli stadi a mille tifosi
Spadafora: "Il mio obiettivo però è quello di consentire la partecipazione del pubblico per tutti gli sport e per tutte le categorie"
Ieri il Comitato Tecnico Scientifico, su mia forte insistenza e dopo aver valutato nei giorni scorsi non ancora applicabile il protocollo della Lega Serie A, ha finalmente aperto uno spiraglio consentendo agli eventi sportivi “singoli” di avere fino a 1000 spettatori.
Ha espresso ancora un no secco alla presenza di migliaia di spettatori agli “eventi continuativi”, tipo i campionati, accettando però la richiesta del Dipartimento per lo sport di aprire un percorso comune in vista del prossimo DPCM, che entrerà in vigore dal 7 ottobre, anche alla luce dell’analisi dei dati successivi all’apertura delle scuole. Nel frattempo i presidenti di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto hanno autonomamente deciso di aprire ai 1000 spettatori anche le partite di Serie A che si terranno sul loro territorio.
Per questo motivo oggi pomeriggio, d’intesa col Ministro Boccia, che ringrazio per il prezioso lavoro di coordinamento, è stata convocata una riunione con i presidenti di Regione. Al fine di non fare disparità tra le squadre e come sperimentazione in vista delle prossime aperture, ho chiesto che questa decisione venisse estesa a tutto il territorio nazionale. Ringrazio il Ministro Speranza e i presidenti delle Regioni per aver condiviso questa linea. In vista della ripresa degli altri campionati valuteremo una soluzione equa anche per la serie B, C, e Lega Pro.
Il mio obiettivo però è quello di consentire la partecipazione del pubblico per tutti gli sport e per tutte le categorie, arrivando a definire un protocollo unico che preveda una percentuale di spettatori in base alla capienza reale degli impianti: l’impegno che ci siamo presi durante l’incontro è quello di metterci subito al lavoro su questo. Occorre mantenere cautela, rigore e attenzione per riaprire bene, gradualmente, e non essere costretti a chiudere di nuovo: il quadro epidemiologico a livello europeo non è incoraggiante, noi dobbiamo stare attenti ed evitare precipitose fughe in avanti.
Il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli, ha ammonito ai microfoni del 'Tg3': "È auspicabile un atteggiamento prudenziale e una omogeneità di approccio su tutto il territorio nazionale". A seguire anche le parole di Gabriele Gravina:"L'apertura degli stadi al pubblico è una bella notizia, ma il fatto che il via libera sia arrivato solo per la Serie A, e non per gli altri campionati professionistici, mi lascia perplesso". Il presidente della Figc, come riporta l'Ansa, richiama all'attenzione il governo anche sugli altri campionati: "I protocolli di sicurezza sono i medesimi in tutte e tre le serie professionistiche, così come lo devono essere le regole per il distanziamento, quindi anche su questo tema ci deve essere lo stesso trattamento - afferma Gravina -. Nei mesi difficili del Covid, il calcio tutto ha dimostrato grande responsabilità. Sono convinto che verrà preso il medesimo provvedimento prima dell'avvio ufficiale dell'attività della B e della C, previsto per il prossimo fine settimana".
© RIPRODUZIONE RISERVATA