Era l'evento più atteso della giornata negli uffici della Lega Serie A, ma anche l'ultimo in scaletta e alla fine la prima riunione della Commissione riforma campionati professionistici è stata rinviata. «Solo una questione di tempo», spiegano i dirigenti che si sono dati di nuovo appuntamento a venerdì prossimo per cominciare a definire una linea comune della Serie A nella trattativa con la Figc e la Lega B per ridurre il proprio campionato da 20 a 18 squadre.
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Serie A, slitta commissione per la riforma dei campionati
I club di Serie A sono pronti ad accettare questo ritorno al format in vigore fino al 2004, ma a condizione di non vedere ridotti i ricavi da diritti tv ed escludendo quindi un aumento delle quote di mutualità
I club di Serie A sono pronti ad accettare questo ritorno al format in vigore fino al 2004, ma a condizione di non vedere ridotti i ricavi da diritti tv ed escludendo quindi un aumento delle quote di mutualità, come è emerso anche dal breve briefing con cui è stata aperta l'assemblea, iniziata verso le 15 e chiusa in un paio d'ore con l'approvazione del bilancio consuntivo 2014-2015 e quello preventivo 2015-2016.
Di mutualità si è parlato anche in mattinata, prima dell'assemblea, quando la Lega ha ospitato la riunione della Fondazione per la mutualità generale negli sport professionistici a squadre. Ma si è trattato solo di tecnicismi e pare non ci sia stato spazio per confronti sulle riforme fra il presidente della Lega Serie A Maurizio Beretta e quello della Federcalcio Carlo Tavecchio.
Entrambi alla fine hanno evitato le telecamere, e a bocche cucite sono rimasti tutti i dirigenti dal numero uno della Juventus Andrea Agnelli a quello della Lazio Claudio Lotito, passando per il presidente del Torino Urbano Cairo e quello del Genoa Enrico Preziosi.
Qualcuno si è fatto però in assemblea (assente solo il Napoli) al momento di discutere il bilancio, chiuso con un risultato positivo. Secondo quanto filtra, il Palermo si è opposto contestando il sostegno dato nella scorsa stagione al Parma prima del fallimento, mentre l'Empoli avrebbe votato contro sostenendo di non aver ricevuto sufficienti informazioni.
(ANSA)
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