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Razzismo, Lotito: “Si sta creando una criminalizzazione a priori della Lazio”

 ”Faremo ricorso. Faccio un appello ai tifosi di mantenere comportamento di rispetto delle regole. Devo pero’ anche sottolineare che ultimamente queste chiusure vengono attuate in modo abnorme anche per cose non razziste.

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 ''Faremo ricorso. Faccio un appello ai tifosi di mantenere comportamento di rispetto delle regole. Devo pero' anche sottolineare che ultimamente queste chiusure vengono attuate in modo abnorme anche per cose non razziste. Si sta creando una criminalizzazione a priori della Lazio''. Il presidente biancoceleste, Claudio Lotito, commenta cosi' il turno a porte chiuso disposto dalla Uefa per i cori razzisti, gli striscioni ''inappropriati'' e l'uso di materiale pirotecnico nel corso della partita di Europa League con il Legia Varsavia del 19 settembre scorso. ''Capisco che c’e' gente che non e' educata nei confronti degli ospiti che hanno messo a ferro e fuoco la citta', sono stati fermati dalla polizia - rileva il patron laziale intervenendo ai microfoni di Sky -. Poi, se questa delegazione Fare (Football Against Racism in Europe, ndr), che non e' dell'Uefa, abbia sentito che alcuni supporter laziali abbiano usato parole insultanti verso i supporter polacchi, se uno va negli stadi, tutti andrebbero chiusi, anche perche' si sta creando una criminalizzazione a priori della Lazio molto ingiusta, perche' legata ad una storia che ora non c’e' piu' e chi ne fa le spese e' la societa' che nonostante i suoi sforzi ne paga solo i danni e non e' giusto''. ''La chiusura di uno stadio – prosegue Lotito - non e' solo un danno economico ma mina l’equilibrio e la par condicio delle gare, e cio' non e' regolare. Se abbiamo responsabilita' della societa', potrei capirlo, ma in questo caso la sanzione mi pare esagerata''. (ANSA).