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Perrotta: “Ingiusto chiedere ad Hamsik di dialogare con ultrà. Le istituzioni si prendano le proprie responsabilità”

Simone Perrotta, ex centrocampista giallorosso ed ora consigliere federale Aic e vicepresidente del settore giovanile della Figc, ha parlato dei fatti accaduti prima della finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli, e dell’episodio che...

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Simone Perrotta, ex centrocampista giallorosso ed ora consigliere federale Aic e vicepresidente del settore giovanile della Figc, ha parlato dei fatti accaduti prima della finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli, e dell'episodio che ha coinvolto Marek Hamsik in un dialogo con gli ultras napoletani. Queste le sue parole ai microfoni dell'Adnkronos:

"L'ho visto in tv e non è giusto, un giocatore non deve prendersi responsabilità del genere. Sono le istituzioni che devono prendersele, i calciatori devono essere messi in condizione di svolgere il proprio lavoro e questo esula dalla loro professione. Certo è vero che il messaggio di un calciatore è molto più forte e può servire a calmare gli animi molto meglio di qualsiasi politico. Ma i calciatori non devono trovarsi in situazioni del genere".

''In Inghilterra - sottolinea Perrotta- hanno risolto il problema con processi per direttissima, andando a prendere a casa i responsabili delle violenze anche a distanza di giorni e facendo loro scontare le pene. Quanto accaduto fuori dall'Olimpico poteva sfociare in situazioni molto piu' gravi. Spero che sia la goccia che fa traboccare il vaso, di fronte a cose del genere bisogna riflettere seriamente. Grazie al lavoro dell'Osservatorio la situazione e' un po' migliorata, gli incidenti sono diminuiti negli ultimi anni ma evidentemente non basta e bisogna fare di piu'''. Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, sta pensando di rilanciare in parlamento il dibattito sul daspo a vita per punire i violenti. Secondo Perrotta non basta: ''Puo' servire per non farli entrare allo stadio, ma di solito gli incidenti avvengono fuori. Si puo' anche dare il daspo a vita a tutti i tifosi, ma se poi all'esterno non puoi arginarli... Se alla pena sportiva si affiancasse anche una condanna penale la cosa sarebbe diversa, i facinorosi ci penserebbero bene prima di fare casini''. ''E - puntualizza - non parlo solo di quelli che sparano e accoltellano ma anche di chi si permette di usare le spranghe contro i poliziotti. Se lo facessi io verrei denunciato per oltraggio o lesioni, non vedo perche' non debba accadere lo stesso per chi va allo stadio: e' una cosa che mi fa diventare matto. E' un problema che va affrontato e risolto nel piu' breve tempo possibile''.