Giampiero Manenti, nuovo presidente del Parma, era atteso da tutti quest'oggi a Collecchio. Cosi non è stato. Intervistato telefonicamente dal portale dedicato alla società giallo-blu ha risposto: “No guardi, non vengo a Collecchio, sto andando fuori Italia”, più precisamente “In Slovenia”. La Mapi Group, come noto, ha sede a Nova Gorica: “Ieri sera c’è stato questo importante passaggio del bonifico internazionale, però è meglio se vado a seguire la cosa di persona là. Sì, ribadisco; i bonifici sono arrivati, il pagamento è stato eseguito, ma non dobbiamo perdere nulla e vado là apposta per snellire ulteriormente la cosa”. Nel frattempo ci sono stati dei pignoramenti, qualche pulmino, per mezzo degli Ufficiali Giudiziari per una vecchia ingiunzione di Equitalia: “Ha detto bene: si tratta di una ingiunzione vecchia che è stata eseguita oggi, e che avevamo coscienziosamente ritenuto di non bloccare, dovendo fare delle scelte. Diciamo che preferiamo acquistarli nuovi venerdì… Quella pratica era già talmente avanzata, che, magari è brutto dirlo, ma non valeva neanche la pena di fermarla: quindi non ci siamo messi a rincorrere Equitalia. Non possiamo rincorrere i fantasmi. Adesso le cose importanti sono ben altre e apposta le sto seguendo personalmente in prima persona”. A Collecchio, oggi, è atteso l’incontro tra i calciatori e l’AIC, per parlare del tema della messa in mora: “Io sono tranquillo: loro hanno seguito la cosa passo passo, anche perché ho sempre parlato con loro chiaramente senza mai nascondere nulla e anzi mostrando loro certezze in modo documentale a Roma, dove sono stato viaggiando con loro, anche se ancora mancava il passaggio italiano, avvenuto ieri. Quindi sono convinto che i ragazzi non procederanno con la messa in mora, poi, logicamente, può succedere di tutto. Pur avendo fatto una vera e propria corsa contro il tempo sapevamo che risultava difficile esser pronti per il lunedì, anche perché le certezze ci erano arrivate solo in serata”. Da quello che filtra è noto che il tecnico Roberto Donadoni è arrivato al centro sportivo poco prima delle 13 e che i giocatori, attesi per la seduta pomeridiana, sarebbero propensi a concedere ulteriore fiducia alla società, al di là della scadenza della dead line. Come testimonia il pignoramento dei pullmini di oggi per la vecchia pratica Equitalia, rimangono aperte molte posizioni con i fornitori: se da un lato l’eventuale messa in mora dei giocatori non prelude a un fallimento, paradossalmente possono essere più pericolose le posizioni dei fornitori, che avanzano ingenti somme e che dopo esser rimasti a lungo inermi secondo qualche organo di stampa particolarmente falco potrebbe trovare coraggio per presentare delle istanze ora. Ma anche su questo Manenti dispensa ottimismo: “Ieri abbiamo chiamato alcuni fornitori a Collecchio e abbiamo parlato con loro direttamente, tranquillizzandoli fissando nuove scadenze. Il pignoramento di oggi come immagine non è il massimo, me ne rendo conto, però, come ripeto, quella cosa era già in stato avanzato e non valeva la pena intervenire”.
news calcio
Parma, Manenti: “I bonifici sono arrivati. Sono tranquillo”
Il nuovo presidente risponde alle domande e fa il punto sulla situazione societaria del Parma
Commissariamento straordinario del Parma Fc per gravi irregolarità nella nomina e nella composizione del consiglio d’amministrazione del club crociato sia nell’era Taci che in quella attuale con presidente Giampietro Manenti. E’ quello che hanno richiesto i rappresentanti della Energy T.I. Group, società del settore energetico socia di minoranza (10%) del club emiliano. Roberto Giuli, presidente del T.I. Group ha dichiarato: "Abbiamo presentato ieri la richiesta ai sensi dell’articolo 2049 per gravi irregolarità del consiglio d’amministrazione, sia per quello precedente che per quello attuale con la conseguenza di un commissario straordinario per la società Parma Fc. Hanno più volte convocato consigli con dimissioni e nomine di nuovi rappresentanti senza tenere conto di noi. Non hanno mai considerato poi di una richiesta di un cda in via urgente e inderogabile per valutare la situazione regolare contabile e lo stato dei pagamenti dei tesserati. Richieste senza nessun riscontro”. Continua, intervistato a Tv Parma: ”Manenti? Io non lo conosco. E’ la prima volta che leggo il suo nome ed ho letto le sue cronache giornalistiche”. Il presidente Giuli punta il dito anche sulla gestione Ghirardi. ”Noi ci siamo astenuti dall’approvazione del bilancio dello scorso mese di dicembre. Noi siamo entrati sei mesi fa ed avevamo potuto visionare un certo tipo di situazione e non riusciamo a capacitarci come possa essersi deteriorata in questo modo. Noi siamo entrati sapendo di un indebitamento di 50 milioni, oggi invece risulta dalle notizie che abbiamo di 97 milioni”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA