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Non solo Gervinho e Keita, da sabato torna la Coppa d’Africa

Sabato è già tempo di Coppa d’Africa, che, anche se sarà più seguita in Europa come in precedenti edizioni, conserva comunque il suo fascino. Non ci saranno i campioni uscenti della Nigeria e il ruolo di favoriti spetterà ad altri.

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"Sabato è già tempo di Coppa d’Africa, che forse non sarà più seguita in Europa come in precedenti edizioni, ma conserva il suo fascino. Non ci saranno i campioni uscenti, le Super Aquile della Nigeria che nel loro girone delle qualificazioni si sono piazzate a sorpresa solo al terzo posto, precedute dai rinati (con tanto di nuovo sponsor tecnico) Bafana Bafana del Sudafrica e dal Congo del 67enne tecnico Claude Le Roy per il quale questa del 2015 sarà l’ottava Coppa d’Africa.

"Così il ruolo di favoriti spetta ad altri, magari a quell’Algeria che nel Mondiale brasiliano ha fatto un’ottima impressione ma che ora è capitata in un autentico girone di ferro, il gruppo C, assieme a Ghana, Sudafrica e Senegal. Fari puntati anche sulla Costa d’Avorio del romanista Gervinho (che giocherà il suo derby personale contro il Mali del compagno di club Keita) e di Bony, ennesimo talento ‘rastrellatò dal Manchester City, che in nazionale prenderà il posto di Drogba, che ha dato l’addio alla maglia arancione.

"Ma nel girone D c’è anche il Camerun, e ciò vuol dire che si ritroveranno di fronte le due selezioni che, nel novembre scorso, giocarono nelle eliminatorie un match ai limiti della decenza finito con uno 0-0 che assicurò la qualificazione a entrambi, e in particolare agli Elefanti ivoriani, a scapito dei Simba della Repubblica Democratica del Congo, che lanciarono sospetti di combine minacciando di portare avanti il caso fino al Tas di Losanna. Non se n’è più saputo niente, e ora il torneo comincia con i Leoni Indomabili e la Costa d’Avorio di Yaya Tourè, eletto per 4 volte miglior giocatore del continente, regolarmente in campo nell’evento che avrebbe dovuto essere ospitato dal Marocco e che invece si svolgerà nella Guinea Equatoriale dopo che a Rabat hanno rinunciato a causa dell’Ebola.

"A questo proposito, va ricordato che tutti i giocatori che entreranno nel paese per la Coppa dovranno sottoporsi ad un test per il virus. Lo stesso esame medico verrà condotto su chiunque volesse arrivare per seguire la manifestazione. I primi ad essere sottoposti agli accertamenti sono stati i giocatori di Capo Verde. Intanto la nazionale di casa, il Nzalang Nacional, è stata riammessa e ora giocherà con il peso delle aspettative addosso, in primis quelle del Capo di Stato Teodoro Obiang Nguema, parente di quell’Obiang che gioca nella Sampdoria e ha fatto sapere di non voler essere convocato perchè spera in una chiamata della Spagna.

"E proprio da questo paese, grazie alla doppia nazionalità, provengono i calciatori che formano l’intelaiatura della formazione alla guida della quale c’era il basco Goikotxea, poi cacciato per fare posto all’argentino Becker, con il quale la Guinea Equatoriale femminile ha vinto la Coppa d’Africa donne, grazie anche al contributo di alcune brasiliane naturalizzate (con tanto di sospetto transgender). Il team che arriva con meno morale sembra essere quello delle Aquile di Cartagine, ovvero la Tunisia, che in un colpo solo ha perso la sua coppia d’attacco formata da Ben Youssef e Khalifa, infortunatisi (problemi muscolari) nell’amichevole di domenica scorsa contro l’Algeria. Ad approfittarne, nel gruppo B, potrebbe essere la squadra di Capo Verde, che punta a ripetere l’exploit del 2013, quando arrivò ai quarti di finale. E occhio anche allo Zambia.