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Nicchi (Pres. AIA): “Con Tavecchio rapporto fraterno. I nostri arbitri ancora i migliori”

Il numero 1 dei fischietti italiani a Radio Rai 1: "Un terzo mandato? Perché no, ma si dovrà votare". Il toscano non ha usato mezzi termini sul mal funzionamento delle bombolette spray: "Il venditore ci ha fregati"

Redazione

Intervistato da Rai Radio 1, il presidente dell'Associazione Italiana Arbitri Marcello Nicchi ha fatto il punto della situazione riguardo alla categoria che dirige e ha parlato anche dei rapporti con la Federcalcio. Queste le sue parole:

"Voglio ribadire che i nostri arbitri sono ancora i migliori al mondo, sono gli altri a riconoscerlo - ha sottolineato Nicchi - . La goal technology? Ci ha portato bene. Ha tranquillizzato molto il team che va in campo, l’arbitro di area si sta rendendo molto più utile non avendo quella preoccupazione". L'ex direttore di gara, classe 1953, ha risposto ad una domanda sulla sua volontà di candidarsi per il terzo mandato consecutivo: "Decideranno i presidenti di sezione e i delegati sul mio mandato, io sono a disposizione. Ho già le idee chiare su cosa fare, poche cose ma precise. Poi mi dedicherò a crescere il mio successore". Durissimo sulla polemica legata al mal funzionamento delle bombolette spray, istituite dalla scorsa stagione per segnare sul campo i punti di battuta dei calci piazzati e il limite della barriera: "Le bombolette che abbiamo acquistato non sono idonee - sentenzia Nicchi - , non erano quelle che intendevamo prendere. Ne abbiamo un gran quantitativo che sono costate bei soldi, ora terminiamo queste poi si vedrà. Il venditore ci ha fregato".

Parole al miele per il n.1 della FIGC, Carlo Tavecchio: "Con lui ottimo rapporto - si sbilancia - , oserei dire quasi fraterno. Parliamo bene, il problema è che intorno a sé ha un mondo che va derubricato dal punto di vista organizzativo, sono ancora molto lenti e troppo burocratici". Una battuta anche sullo scandalo che da mesi sconvolge la Fifa e ha portato alla squalifica per 8 anni sia di Sepp Blatter sia di Michel Platini, presidente Uefa: "Scandalo Fifa quasi una vergogna - risponde Nicchi - . La federazione farà le sue scelte nell’appoggiare le candidature, ma non spetta a me dirlo. Parlare di certe cifre che girerebbero in questo scandalo fa male, noi quasi ci rammendiamo i calzini per andare in campo. Io prendo 30 euro al giorno".