Nazionale, Ventura: ”Orgoglioso di allenare l’Italia, parto avvantaggiato dopo il lavoro di Conte”

L'Inghilterra ha chiamato, Antonio Conte ha risposto. Prima d'andare oltremanica, il tecnico leccese ha condotto la Nazionale fino ai quarti dell'ultimo Europeo, stupendo tutti. Un'eredita non semplice da gestire per Giampiero Ventura che, nella giornata di oggi, è stato presentato in conferenza stampa dal presidente della FIGC Carlo Tavecchio. L'ex allenatore del Torino ha dichiarato: ''Sono felice di essere qui ma soprattutto sono orgoglioso di essere stato scelto a rappresentare una delle nazioni più importanti dal punto di vista calcistico. Ringrazio Tavecchio, Uva e Antonio Conte. Ringrazio Antonio perché mi ha lasciato una squadra con delle conoscenze. Una squadra con la cultura del lavoro. Questo mi dà la possibilità di partire leggermente avvantaggiato. Non sono emozionato, sono felice. Non ho più l'età per emozionarmi, ma sono felice e orgoglioso. La base di partenza sarà quella dell'Europeo perché non c'è tempo per cambiare subito''.

Poi, lo stesso Ventura, ha proclamato la sua filosofia di calcio e, con quale gioco, si appresta ad affrontare la nuova avventura: ''Qualsiasi gioco, se fatto bene, paga. Se fatto male, non paga. Quando speri di fare risultato, significa che ti affidi alla casualità. Quando vuoi fare risultato, significa che tutti spingono nella stessa direzione. Il calcio di Conte ha pagato in questo momento. E' stato una componente importante per fare risultati e parto dal presupposto che si possa anche migliorare per ottenere risultati importanti. Il catenaccio? ormai lo fanno tutti, ho visto attuarlo anche dalla Francia contro l'Albania. Quella di Conte era umile, determinata e feroce. Vorrei che fosse anche eccitante, oltre a tutte le caratteristiche della Nazionale di Conte''.

Infine, al termine del suo interevento in conferenza stampa, traccia gli obiettivi di questa Nazionale formato Ventura: ''Non vedo l'ora di cominciare e di evolvere, partendo da una base ben precisa. Se facciamo un passo avanti, nessuno ci vieta di stupire''.