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Mondiali 2014, la Presidente Dilma Rousseff contro le critiche della Fifa. Il 42% dei brasiliani ‘respinge’ i Mondiali

A pochi giorni dalla massima competizione calcistica non si affievoliscono le critiche del popolo brasiliano

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''E' da molto tempo, veramente molto tempo, che non sono d'accordo con diverse dichiarazioni della Fifa circa l'organizzazione dei Mondiali'', ha sottolineato oggi la Presidente del Brasile, Dilma Rousseff. ''Il nostro paese non e' obbligato ad ascoltare alcune considerazioni che feriscono la propria sovranità'', ha precisato la Rousseff, commentando le dichiarazioni fatte da Jerome Valcke, segretario generale della Fifa, il quale lo scorso mese aveva detto che il Brasile pare piu' impegnato nella conquista del Mondiale che nei lavori necessari per completare la preparazione dei dodici stadi del paese dove si giocheranno le partite. ''Non sono d'accordo, il Brasile e' in grado di fare entrambe le cose in una sola volta'', ha precisato la Presidente, che poi ha moderato i toni, sottolineando che il suo governo e la Fifa devono marciare nella stessa direzione: ''la nostra posizione deve essere - ha precisato - quella di andare avanti insieme verso i mondiali''.

La Rousseff ha poi evitato di confermare se intende fare un intervento nella partita d'apertura dei Mondiali, il 12 giugno allo stadio Itaquerao di San Paolo. Secondo dati diffusi dall'istituto Ibope, il 42% dei brasiliani 'respinge' i Mondiali anche se il 70% vorrebbe vedere che la Selecao vincesse il torneo.''Tocco ferro affinche' tutto funzioni bene. Credo di si', l'Itaquerao ci portera' fortuna'', ha aggiunto la Presidente durante un'intervista alla tv Bandirantes.