''La vita continua, non e' morto nessuno. Troveremo una nuova rotta per affrontare lo tsunami avvenuto ieri''. Lo ha detto il ct del Brasile, Felipe Scolari, nel corso di una conferenza stampa a di Teresopolis, sede del ritiro della 'Selecao'. ''E' la prima volta dal 2002 che la Nazionale arriva in semifinale'', ha ricordato 'Felipao'. ''Abbiamo subito una brutta sconfitta, oltre quello che potevamo immaginare ma non tutto e' da buttare. Ora pensiamo al terzo posto, che e' un obiettivo comunque importante'
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Mondiali 2014, Scolari: “La vita continua, non e’ morto nessuno. Ora puntiamo al terzo posto”
Il Ct in conferenza stampa cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno "Era dal 2002 che non andavamo in semifinale"
"Sabato abbiamo una partita, una finale per il terzo posto e saremo concentrati su questo, del mio futuro ne parlero' con la Federazione dopo l'ultima gara di questo Mondiale". Cosi' Luiz Felipe Scolari il giorno dopo la storica sconfitta del Brasile, travolto dalla Germania con un umiliante 7-1. Il ct della Seleçao sa di avere contro tifosi e opinione pubblica dopo l'incredibile debacle di ieri, ma rimanda ogni giudizio a lunedi' prossimo, quando la Coppa del Mondo sara' finita, rimette il suo destino nelle mani della Cbf e da' l'impressione di non avere nessuna intenzione di dimettersi.
"Parlero' con i miei dirigenti, faro' la mia relazione, parleremo di quello che e' stato fatto e di come e' stato fatto, poi vedremo il resto. Tocchera' alla Federazione decidere cosa fare". Scolari non ha voluto parlare delle ore successive alla sconfitta, spiega che non c'e' stato tempo per parlare e che visto che tutto era molto fresco era meglio rinviare ogni riflessione. "Felipao" fa di tutto per cercare di spostare l'attenzione sulla finale per il terzo posto. "Ora e' il nostro principale obiettivo", spiega Scolari che poi orgogliosamente snocciola i numeri positivi della sua gestione. "Noi continuiamo a lavorare con ottimismo. Le statistiche dicono che dopo la Confederations Cup abbiamo ottenuto nove vittorie e una sconfitta, il che dimostra che la squadra era pronta, con un sistema di gioco definito e la fiducia maturata grazie ai risultati positivi".
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