Un fallo a centrocampo, Mario Balotelli che va a terra e si rialza di scatto andando a cercare Nicolas Spolli con l'indice accusatore puntato verso l'avversario. Qualche parola di troppo tra i due e poi il mezzo parapiglia, sedato dall'intervento dell'arbitro Rizzoli e dai rossoneri Kakà ed El Shaarawy. Il labiale di Super Mario spiega il perchè di tanto nervosismo («Negro di merda non me lo dici») e riporta l'ombra del razzismo sui campi della Serie A.
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Milan, Balotelli: “Spolli mi ha detto negro di m…”
Un fallo a centrocampo, Mario Balotelli che va a terra e si rialza di scatto andando a cercare Nicolas Spolli con l’indice accusatore puntato verso l’avversario.
Stavolta tocca a Catania-Milan fare da scenario al nuovo caso della domenica, alimentato, nelle sue interpretazioni, dalla difficoltà di comprendere cosa abbia detto effettivamente il difensore rossazzurro all'attaccante milanista, già in passato al centro di episodi simili. A fine gara, i due allenatori scelgono toni concilianti. «Non ho sentito nulla - dice Massimiliano Allegri - quindi non posso giudicare. Ho sostituito Mario solo perchè lo vedevo un pò stanco e perchè aveva preso una botta. Di scaramucce in campo, durante qualsiasi partita, ne succedono tante, l'importante è restare sereni. Rizzoli è stato molto bravo a gestire la situazione».
Ancora più circostanziato Gigi De Canio. «Nello spogliatoio non abbiamo toccato l'argomento - garantisce l'allenatore del Catania - pensavo che gli animi si fossero accesi per uno strattone. Credo che tutto sia frutto di un equivoco. Del resto, Spolli è argentino e se avesse voluto rivolgere quella frase a Balotelli non l'avrebbe fatto in italiano. Nicolas, inoltre, è una persona moderata e tranquilla, non abituata a usare certe espressioni». (ANSA)
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