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Malagò: “Spero di vedere Totti che alza la Champions del 2015”

 “Le Olimpiadi a Roma? Sarei falso se dicessi che non è un mio sogno nel cassetto da prima di diventare presidente, ma rispetto a sfortunate esperienze del passato ora ci sono le basi per vincere”.

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 "Le Olimpiadi a Roma? Sarei falso se dicessi che non è un mio sogno nel cassetto da prima di diventare presidente, ma rispetto a sfortunate esperienze del passato ora ci sono le basi per vincere". Così il presidente del CONI, Giovanni Malagò in una lunga chiacchierata aSport Uno (visibile al canale 60 del digitale terrestre e al 44 di Tivusat), su cui stasera alle ore 18 prenderà il via "48 minuti",un programma a cura di Stefano Greco che ospiterà ogni volta un personaggio dello sport per un'intervista a 360°.

LA LEGGE SUGLI STADI -  "Sono ottimista, mi sto prodigando, confido in Letta - afferma Malagò parlando della normatica sugli impianti sportivi - Questa legge è una delle poche possibilità per far ripartire il paese creando posti di lavoro. Sarebbe da pazzi non sfruttare questa occasione. Quando le cose non si riescono a fare è perché c'è sempre qualcuno che esagera da una parte e dall'altra. Il Coni non ha poteri, può solo mediare tra le due anime, quella integralista e quella speculativa, tenendo conto di rispetti e vincoli di tutto il contesto e soprattutto la sostenibilità economica delle opere. Perché è una legge per tutto lo sport italiano, non solo per il calcio. I nuovi stadi non bastano per colmare il gap conInghilterraGermania e Spagna. Ma bisogna ripartire da qualcosa".

TOTTI - "Scegliere tra Totti che alza la Champions League nel 2015 e la Pellegrini che canta l'inno nazionale sul podio olimpico a Rio 2016? Totti - risponde Malagò - perché arriva prima e quindi non mi preclude l'altra possibilità. Perché non mi pongo limiti e non posso scegliere tra due grandi amori come la Roma e L'Aniene".