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Lotito: “Il calcio italiano è indietro di anni, ma io e il presidente Tavecchio recupereremo terreno”

«Noi della Lazio abbiamo un vantaggio: siamo abituati a soffrire, gli altri non lo sono. La nostra storia è costellata di sacrifici, di valori olimpici, l'unità, l'umiltà»

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«Facciamo la politica dei piccoli passi, ma passi da montagna. Il calcio è fatto di programmazione e noi stiamo programmando un futuro di grandi risultati, ma ci vuole tempo». Così il presidente della Lazio, Claudio Lotito, intervenendo sul palco dell'Auditorium Conciliazione per «Sò già 115 anni», la festa per l'anniversario della polisportiva biancoceleste, in ricordo del cantante Aldo Donati.

«Oggi abbiamo una società che è forte dal punto di vista economico - aggiunge -, proiettata a una crescita esponenziale. Qualcun altro ha problemi. Noi non abbiamo problemi di iscrizione al campionato, alla Uefa, a partecipare alla Champions. Il nostro settore giovanile ha il ranking più alto in Italia. Abbiamo seminato, speriamo di raccogliere». «Abbiamo un vantaggio: siamo abituati a soffrire, gli altri non lo sono. La nostra storia è costellata di sacrifici, di valori olimpici, l'unità, l'umiltà», prosegue il presidente elencando i valori della storia laziale.

L'ex portiere Felice Pulici però lo interrompe: «L'onorabilità. Non lo stai dimostrando». Nel suo intervento, il patron fa anche riferimento al suo incarico in Figc: «Oggi la Lazio ha un ruolo fondamentale nelle istituzioni sportive. La Lazio, non Claudio Lotito. Succederà sempre che qualcuno dovrà criticare. Purtroppo io non posso tagliarmi la testa». Quindi l'annuncio: «Poichè la Lazio femminile sta avendo un pò di problemi, la Lazio calcio l'incorpora nella propria gestione. Dobbiamo essere una grande famiglia e soprattutto nel progetto della federazione ci sarà un campionato dove ogni squadra di Serie A dovrà avere, inizialmente facoltativamente, una squadra di calcio femminile. Stiamo indietro di anni, ma io e il presidente Tavecchio recupereremo terreno».