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Leardi (mamma Ciro Esposito): “Mi auguro che la morte di mio figlio non sia vana”

Su Roma-Napoli poi aggiunge: "Mi dispiace che sabato non ci saranno i sostenitori napoletani sugli spalti. Per i tifosi sani si tratta di una sconfitta"

Redazione

"Mio figlio ha lasciato una speranza. Mi auguro che la sua morte non sia stata vana, mi auguro sia un simbolo. Un esempio". Antonella Leardi, mamma di Ciro Esposito, chiude così la presentazione del libro 'Ciro Vive' - come riporta AdnKronos - scritto con la giornalista Vittoriana Abate per ricordare il tifoso del Napoli morto un anno fa a Roma, prima della finale di Coppa Italia. "Mio figlio lascia un sorriso, un messaggio d'amore. Vorrei che la sua storia lasciasse qualcosa di concreto per tanti e in particolare per chi vive in una zona come Scampia o come altre periferie. Vorrei che la morte di mio figlio unisse Napoli, l'Italia, il calcio e lo sport. Ciro vive nel cuore di chi lo ama".

La madre del ragazzo ha poi parlato di Roma-Napoli, e soprattutto dell'assenza dei tifosi partenopei sugli spalti dell'Olimpico: «Mi dispiace che sabato non ci saranno i sostenitori napoletani sugli spalti. Per i tifosi sani, non per le persone represse che vanno allo stadio per fare altre cose, si tratta di una sconfitta. Mio figlio era entusiasta quando andava allo stadio, era effervescente. E noi dobbiamo cercare di vincere questa battaglia con l'amore affinchè i tifosi possano godersi le partite». Quando gli viene chiesto se andrà alla partita, la signora risponde di non aver ricevuto inviti, ma precisa: «Ma non ho problemi o risentimenti con nessuno, e se non vengo è semplicemente perchè siamo a Pasqua e quindi preferisco dedicarmi alla famiglia e alla mia nipotina che verrà da Brescia». «Il calcio è un gioco, bisogna vivere e non morire per lo sport. Questo è il messaggio che ho mandato dall'inizio, e che continuo a mandare ancora oggi. Nessuno deve cercare vendette nel nome di Ciro, il calcio è vita e lo sport deve aggregare, non dividere - aggiunge poi Antonella Leardi -. I tifosi, non solo quelli del Napoli, mi sono stati vicino e lo fanno ancora. I ragazzi sani di tutta Italia, quelli che hanno voglia di vivere, mi mandano messaggi in continuazione per esortarmi ad andare avanti perchè anche in loro c'è la speranza che il calcio possa essere vissuto diversamente».

Antonella Leardi è interventuta anche a Radio Crc dove ha detto: "Ho sentito privatamente la società Roma e Francesco Totti e devo dire che non nutro nessun rancore, per cui andrei tranquillamente all'Olimpico a vedere Roma-Napoli, però sabato non ci sarò perché ho degli impegni che me lo impediscono. Mi dispiace che sabato non ci saranno i sostenitori napoletani sugli spalti. Per i tifosi sani, non per le persone represse che vanno allo stadio per fare altre cose, si tratta di una sconfitta. Mio figlio era entusiasta quando andava allo stadio, era effervescente. E noi dobbiamo cercare di vincere questa battaglia con l'amore affinchè i tifosi possano godersi le partite. Non ho ricevuto nessun invito per assistere alla partita, ma non ho problemi o risentimenti con nessuno, e se non vengo è semplicemente perchè siamo a Pasqua e quindi preferisco dedicarmi alla famiglia e alla mia nipotina che verrà da Brescia".