Il Romanista - F. Bovaio - Mercoledì ci siamo dovuti sentire Antonio Conte che dopo il gol buono annullato al Chievo per un fuorigioco inesistente ci raccomandava di non cominciare a farlo vedere e rivedere duemila volte solo perché l’errore era stato commesso a favore della sua Juventus. E ora che ha vinto il derby con una rete di Pogba viziata da un precedente offside macroscopico di Tevez, cosa ci verrà a dire? Vorrà che anche stavolta ogni immagine venga omessa per non ricordare gli sbagli che le cinquine arbitrali continuano a commettere a suo vantaggio? E già, cinquine, perché ora gli arbitri in campo sono cinque (più il quarto uomo sei), ma le sviste a favore dei bianconeri continuano ad esserci sempre e comunque. Ma basta, per favore, mettete questa benedetta moviola in campo e non se ne parli più. Basta con questi segnalinee che devono decidere situazioni anche complicate (vedi il caso dei rigore prima dato e poi revocato all’Udinese a Bergamo) in frazioni di secondo e affidandosi solo alla loro percezione sensoriale ed esperienza. Nel mondo della tecnologia continuare così fa perdere credibilità al calcio soprattutto nei tifosi più giovani, che di tecnologia sono imbevuti e vivono. Nessuno di loro capisce più perché solo l’arbitro e i suoi assistenti restino gli unici a non sapere la giustezza delle proprie decisioni mentre tutto il resto dello stadio, collegandosi alla rete, le ha già valutate. Se poi nel dubbio continuano a decidere sempre a favore dei potenti bianconeri di Torino la credibilità del calcio italiano cala ancora di più.
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Juventus e Lazio, che aiuti!
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Dunque, caro Conte, basta prediche. Abbia almeno la compiacenza di ringraziare la buona sorte che la aiuta sempre e vada avanti per la sua strada, che la nostra siamo abituati a percorrerla da soli. Gli altri che vivono nella nostra città hanno fatto 2-2 a Reggio Emilia contro il Sassuolo, ma potevano anche perdere 3-2 dopo che i neroverdi di Di Francesco erano stati bravi a rimontare il doppio svantaggio siglato dalle reti di Dias e Candreva con Schelotto e Floro Flores. Ma in mezzo a queste reti c’era stato un rigore negato agli emiliani per un fallo di Ciani su Berardi e dopo ce ne è stato un altro non dato loro per un colpo di mano di Ledesma, trasformato in un fallo in attacco dei padroni di casa. Anche qui topiche arbitrali a go-go, dunque, con Banti protagonista e Di Francesco arrabbiato. Verona-Livorno è finita 2- 1 con le reti di Iturbe, Rinaudo e Jorginho su rigore. Il Catania ha vinto 2-0 contro il Chievo grazie a Plasil e Castro; l’Atalanta ha piegato l’Udinese con la doppietta di Denis, mentre Cagliari-Inter è finita 1-1 con i gol di Icardi e Nainggolan.
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