Inter e basta. Roberto Mancini, chiusa la lunga parentesi all'estero - fra Inghilterra e Turchia - è tornato a casa. Per ricominciare, per riprovarci. "Dopo tanti anni - racconta Mancini, in un'intervista a Sky sport - sarei potuto rimanere ancora lontano dall'Italia, non pensavo nemmeno alla Nazionale. Stavo valutando alcune cose, poi è capitata una cosa così: l'Inter è l'Inter, un pezzo della mia vita. L'affetto che ho per questi colori, il lavoro che abbiamo svolto anni fa, la grande voglia di riprovarci in una situazione non semplice, mi hanno convinto. È una sfida un pò diversa e riprovarci può essere una cosa bella. Speriamo di riuscirci" .
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Inter, Mancini: “Mi piacerebbe vincere l’Europa League, ma non sarà semplice”
Il tecnico nerazzurro parla dell'Inter ma anche della situazione del calcio italiano soprattutto dichiarandosi deluso per la situazione degli stadi.
Il 'Manciò è stato accolto a braccia aperte soprattutto dai tifosi di fede nerazzurra. "La maggior parte di loro è felice e questo mi dà una grande forza", ammette l'allenatore di Jesi. Certo, "ci sarà un pò da soffrire, sia per noi che per loro. Il percorso è lungo, l'Inter è partita con un obiettivo e non siamo lontani: abbiamo il dovere di provarci fino all'ultimo. Sono convinto che avremo delle chance, poi per il futuro vedremo«. Il grande problema della 'Beneamata' è il »il fair-play finanziario - rileva Mancini -. A gennaio, bisognerà essere bravi a cercare giocatori adatti alla squadra e con una mentalità vincente. L'Inter da anni è veloce, quando c'è da rischiare su un giovane, vedi Kovacic".
Sulla situazione degli stadi in Italia, troppo angusti per un movimento che vanta una tradizione formidabile, ma anche troppo vuoti per un campionato che conserva un certo appeal, Mancini ammette di non essere "soddisfatto da questa situazione". "Inoltre - afferma - i campi stanno peggiorando, invece dovrebbe essere tutto perfetto, perchè l'Italia è il Paese del calcio. Se ho mai pensato a una carriera politica nel calcio? Ci sono persone adatte a questo".
Poi rivela che gli "piacerebbe vincere l'Europa league, sarebbe un grande trionfo, ma non sarà semplice". Intanto, nell'attesa che riprenda il campionato (l'Inter volerà domani in Marocco per giocare in amichevole il 30 contro il PSG dell'ex Ibrahimovic, ndr), Mancini pensa già alla sfida per il terzo posto contro l'amico Mihajlovic. »Non sono sorpreso da Sinisa - conclude -. È stato un grande calciatore, un uomo solido, tosto, perbene, esperto. Diventerà un ottimo allenatore da grande club«.
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