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Mondiali 2014, funzionario Fifa è capo ‘cupola’ bagarini

Un funzionario della Fifa sarebbe stato il 'cupola' di bagarini che la polizia civile di Rio de Janeiro e San Paolo ha sgominato nei giorni scorsi

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Ci sarebbe un funzionario della Fifa a capo della 'cupola' di bagarini che la polizia civile di Rio de Janeiro e San Paolo ha sgominato nei giorni scorsi, effettuando alcuni arresti. Come riporta il quotidiano carioca 'O Globo', citando fonti giudiziarie, grazie ad intercettazioni telefoniche, c'e' infatti qualcuno al di sopra di quel Lamine Fofana finora individuato come 'perno' del movimento di biglietti immessi sul mercato nero, tra i quali ci sarebbero anche quelli inizialmente messi a disposizione delle varie delegazioni e commissioni tecniche.

Con un comunicato il direttore del marketing della Fifa, Thierry Weil fa sapere di essere in attesa "delle informazioni per identificare da dove siano arrivati i biglietti a disposizione di questo 'trafficante'.La Fifa ha sempre avuto come priorita' quella di proteggere i tifosi dal rischio di acquisto illegale dei biglietti", mentre la portavoce dell'ente calcistico internazionale, Delia Fisher, si e' detta "felice per i risultati dell'indagine in corso. Ora prenderemo ulteriori provvedimenti". C'e' stata una riunione tra la stessa Fisher e il capo della polizia civile di Rio, mentre gli arrestati, dieci brasiliani oltre a Fofana (ma secondo altre fonti ci sarebbe anche una donna di nazionalita' italiana) si sono rifiutati di rispondere alle domande dei magistrati. L'Ansa ci sottolinea che uno di loro e' l'avvocato brasiliano Jorge Massih, che in passato ha lavorato come impresario nel calcio. Le intercettazioni hanno evidenziato suoi colloqui con ex calciatori, rappresentanti di atleti, personaggi del mondo dello spettacolo o di vario tipo, tra cui il fratello-agente di Ronaldinho, Roberto de Assis. Da questi discorsi risulterebbe il coinvolgimento di qualcuno della Fifa in questo traffico di biglietti. E' inoltre emerso che, con la 'copertura' di alcune agenzie di viaggi e turismo, la banda rivendeva al mercato nero anche biglietti per la sfilata delle scuole di samba del Carnevale di Rio, e che uno degli arrestati era riuscito a farsi accreditare come giornalista ai Mondiali di Francia 1998, anche in quel caso per gestire traffici fraudolenti.