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Dopo Juventus e Roma anche San Siro vince la ‘prima’ di Champions

Il 2-0 della Juve, la stupenda cinquina della Roma e l'Uefa annuncia il sì a San Siro. I segni di una svolta?

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Prima Carlitos Tevez. Poi la Roma, questa meraviglia di gioco e concretezza: spettacolare. A seguire, oggi, l'Uefa che assegna a Milano la finale di Champions League 2016. Vale la pensa scandire i ritmi e le emozioni di questa tre giorni europea per capire come la zona-Champions, che viviamo col grande malessere di esserne emarginati, piano piano, e che si era non poco intristita ad agosto col ko del Napoli, ecco questa Champions ridà al calcio italiano quei dolci sapori (piccoli, per il momento) che dopo il 2010 appartengono ai nostri rivali: Spagna e Inghilterra e Germania. Loro i padroni, noi sempre più indietro nella fila dei pretendenti.

Come sottolinea sportmediset.it in questo suo articolo, etichettarla come svolta no, non è il caso. Però è un segno del settembre 2014, non siamo poi da buttare. Anzi. E la decisione dell'Uefa di consegnare a Milano, San Siro, la finale del 2016, a due anni dalla scelta prioritaria e dopo due anni di dibattiti e dubbi se lo stadio sarà pronto e a norma, è quel qualcosa in più che aggiunge prestigio e impone impegno e nuove idee ai club di Serie A e alla Federcalcio.

La finale di Champions a Milano sarà la nona nella storia: l'ultima volta, nel 2009 all'Olimpico di Roma e dopo la finale di Europa League lo scorso maggio allo Juventus Stadium. Il segno di una svolta, si spera, che è soprattutto quel lampo accecante della Roma di Rudi Garcia. Che le altre si accodino, a cominciare stasera dalle quattro italiane in Europa League.