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Di Biagio: “Destro? Non è più un giocatore da Under 21. Farà vedere tutto il suo valore”

Il commissario tecnico dell’Italia Under 21 Gigi Di Biagio è intervenuto durante la trasmissione “1927 La storia continua” sulle frequenze di Radio Manà Sport per parlare della sua nuova esperienza alla guida della selezione...

Redazione

Il commissario tecnico dell'Italia Under 21 Gigi Di Biagio è intervenuto durante la trasmissione "1927 La storia continua" sulle frequenze di Radio Manà Sport per parlare della sua nuova esperienza alla guida della selezione giovanile italiana e per fare una panoramica sul campionato nostrano con particolare attenzione alla vicende di casa Roma:

Tra le tue prime convocazioni tanti ragazzi del settore giovanile della Roma:

"Sono tutti bravi ragazzi che si sono fatti le loro esperienza nelle giovanili giallorosse: c'è chi ha vinto scudetto con Giovanissimi, Allievi e con la Primavera. Il lavoro della Roma è ammirabile con i giovanili: non dimentichiamo anche Verre, Caprari e Romagnoli, tutti ragazzi che si stanno formando e che faranno un gran bene. Non hanno giocato ultimamente con continuità ma, con lavoro e sacrificio, potrebbero anche fare rientro alla base in futuro".

Coma va la tua nuova esperienza da ct dell'Under 21? Come ti trovi?

"C' è da lavorare molto ancora. Affronteremo formazioni blasonate nel girone come Belgio, Irlanda e Serbia, tutte composte da giocatori di livello. Il nostro sarà un percorso importante fatto di obiettivi che dovranno portare dei risultati".

Una domanda anche su Mattia Destro: un attaccante che sta avendo qualche problemino fisico e che tarda ad esplodere:

"Faceva parte del vecchio ciclo dell'Under 21. Ora la punta della Roma non rientra nel nostro biennio che parte dai calciatori classe '92. Lui dovrà far vedere tutto il suo valore e sono convinto che ci tenga molto a mettere in mostra le sue doti. Anche Verratti e De Sciglio non rientrano più nei nostri piani visto che fanno parte della Nazionale maggiore. L'obiettivo comunque è quello di far crescere tutti i ragazzi delle nazionali giovanili. Abbiamo tanti giovani importanti che conosco perchè ci lavoro da tempo".

Su Viviani e Politano:

"Sono entrambi infortunati e quindi nel prossimo impegno del 5 settembre non dovrei averli a disposizione. Spero di poterli recuperare il prima possibile. Politano è un ragazzo capace di giocare su entrambe le fasce in un 4-3-3. Con le dovute proporzioni sembra un piccolo Messi, agile, veloce, capace di inserirsi negli spazi con rapidità e che gioca a trecentosessanta gradi".

Come giudichi le prestazioni del portiere del Livorno Bardi?

"E' una certezza. Un ragazzo che farà strada e che già cosi giovane da grande tranquillità alla difesa. Ha fatto veramente bene nell'ultimo periodo, anche nella gara contro la Roma"

Il tuo giudizio da "uomo di centrocampo" su Alessandro Florenzi:

"Calciatore universale che ogni allenatore vorrebbe avere in rosa. Florenzi dove lo metti gioca e lo fa bene: ricopre più ruoli e aggiungo,dicendo a chi pensa che non sia bravo tecnicamente che non è cosi, perchè sta migliorando e crescendo molto anche dal punto di vista tecnico".

Su Alessio Romagnoli?

"Mi auguro che in questa stagione possa giocare con un pò più di continuità, anche perchè se più gioca e più è pronto anche per la nazionale. L'anno passato ha giocato troppo poco senza trovare continuità e ad un giovane serve scendere in campo il più possibile per fare esperienza. Non mi risulta che il ragazzo possa andare al Chievo, anzi credo che rimanga nella capitale. La mia speranza è che possa giocare più gara possibile".

Che giudizio dai al centrocampo della Roma?

"Veder giocar bene De Rossi e Pjanic in mediana è un piacere. Con Strootman si va a formare un centrocampo di livello, senza dimenticare anche Bradley che è un giocatore dal rendimento sicuro e costante. Strootman è quel tipo di giocatore che in gergo definiamo "totale" e che a livello internazionale si fa sentire. Un calciatore che ti fa fare il salto di qualità per il suo modo di stare in campo e nel suo modo di affrontare le gare".

Ti piace il coinvolgimento di Rudi Garcia in questa sua esperienza romana?

"Mi piace l'empatia che il tecnico francese ha con la squadra. Il suo lavoro di conseguenza porterà i frutti sperati ed attesi. Anche nella gara contro il Livorno si è iniziato a vedere qualcosina: i toscani non sono una formazione cosi scarsa come molti credono, anzi l'anno passato hanno messo in mostra il miglior calcio della serie B. Non era facile vincere all'Armando Picchi e la Roma ci è riuscita in maniera positiva".

Come valuti il mercato dei giallorossi?

"La cosa più importante è capire chi devi prendere e le caratteristiche dei giocatori che cerchi. L'acquisto di Matri può essere molto interessante: certo poi bisogna anche capire dove verrà schierato e soprattutto come si troverà con Francesco Totti. Stesso discorso che potremo fare per Ljajic, visto che anche la posizione in campo del serbo varierà a seconda di dove giocherà il capitano romanista"