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Champions League, a porte chiuse Cska-Bayern. Rummenigge: “È un calcio senza emozioni”

L’ad del Bayern Monaco ha espresso senza mezzi termini tutto il proprio disappunto per la scelta di far giocare il match di Champions League a Mosca contro il Cska a porte chiuse

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Come rivela l'Adnkronos, ecco il duro attacco di Karl-Heinz Rummenigge all’Uefa. L’ad del Bayern Monaco ha espresso senza mezzi termini tutto il proprio disappunto per la scelta di far giocare il match di Champions League a Mosca contro il Cska a porte chiuse: “Sono nel calcio da 40 anni, ma non ho mai vissuto una cosa simile fino ad ora. Non si può privare il calcio di atmosfera ed emozione”. Il Cska Mosca era stato condannato a giocare la prossima partita casalinga di una competizione continentale a porte chiuse, oltre a pagare una multa di 50.000 euro, come conseguenza dei simboli razzisti e di estrema destra esibiti durante la sconfitta per 2-1 fuori casa contro il Viktoria Plzen (nel Gruppo D di Champions, il 10 dicembre 2013). Una punizione stabilita anche alla luce delle precedenti condotte razziste perpetrate da parte dei tifosi del Cska (il club russo, tra l’altro, è oggetto di un nuovo procedimento disciplinare della Uefa, sempre per lo stesso motivo, per quanto accaduto lo scorso 17 settembre a Roma).

Ma a Rummenigge proprio non va giù: “Fatta eccezione per un pugno di dirigenti e giornalisti, non ci sarà nessuno allo stadio – continua con il suo sfogo -. E’ un vero peccato, è veramente una pena, nessuno ha bisogno di questo. Mi dispiace, soprattutto per i tifosi del Bayern, alcuni dei quali non si sono persi nemmeno una trasferta da 25 anni a questa parte”