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Caso Lotito, Marotta: “Parole gravi. Sembra essere tornati al Medioevo”

"All’estero sorridono di noi, questi continui litigi e mancanza di etica sono in contrasto coi valori più autentici dello sport"

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Il direttore generale dell Juventus Beppe Marotta ai microfoni di SkySport prima di Cesena-Juventus:

Sulle parole di Lotito al ‘Corriere della Sera’ circa Agnelli

Avrei voluto continuare a parlare di calcio. Mi sembra doveroso puntualizzare alcune cose: il nostro Presidente è stato tra gli estensori del progetto di riforma da affidare al neo-presidente Federale e ha definito inadeguati i vertici, nella persona soprattutto di Tavecchio. Io a settembre ho detto che era molto pericoloso accentrare tutto su Lotito con molti conflitti d’interessi. Oggi lo scenario è inquietante, il rispetto tra le persone non esiste più, mi domando cosa trasmettiamo ai giovani. Mi sembra di essere tornato al Medioevo, al Feudalesimo, quando c’era un feudatario, vassalli e valvassori. Non condividiamo per nulla questo sistema.

Sulla registrazione di Iodice

Il modo in cui sono emerse certe dichiarazioni può essere biasimato, ma i concetti sono espliciti e non ci trovano d’accordo. Dire che il Presidente Abodi sia un cretino, parlare di odio per Agnelli, sono esternazioni molto gravi soprattutto fatte da un Consigliere federale. Non accettiamo questo modus operandi, pur essendo d’accordo sul fatto che la riforma del calcio ci debba essere. Noi siamo fautori di un rinnovamento ma non siamo contenti e fautori delle persone che lo stanno portando avanti. Auspico che i politici abbiano il coraggio di uscire allo scoperto e prendere decisioni. La Juventus rappresenta un volto in Assemblea e se l’Assemblea espone maggioranza diversa dalle nostre opinioni dobbiamo democraticamente accettarle. E’ chiaro che siamo pronti a battagliare, ma è difficile fare la battaglia.

Intervento dall’esterno necessario?

Credo di sì. All’estero sorridono di noi, questi continui litigi e mancanza di etica sono in contrasto coi valori più autentici dello sport. Il calcio è un fenomeno economico e vogliamo salvaguardarlo, ma ci sono componenti funzionali come la B e la Lega Pro per la competitività del calcio di Serie A.