Fabio Capello non ha mai amato Pep Guardiola e il suo modo di intendere il calcio. L'ex allenatore della Roma dello scudetto in un'intervista a Mundo Deportivo è andato giù duro nei confronti del tecnico spagnolo ricordando un aneddotto di quando l'ex Barça vestì la maglia giallorossa: "Un giorno venne a spiegarmi come avrei dovuto svolgere il mio lavoro e io gli risposi: 'vai a correre, ne parliamo più tardi'. Il fatto è che lui camminava in campo e non potevo certo schierarlo quando c'erano giocatori che meritavano di più. Fine del dibattito".. Poi Capello analizza il suo percorso da allenatore: "Non ho alcun problema a dire che ha fatto cose meravigliose, quella col Barcellona è stata la terza rivoluzione nel calcio dopo l'Ajax di Cruijff e il Milan di Sacchi. Però una cosa non mi va giù di lui: la sua arroganza. Non è direttamente colpa sua - ha proseguito Capello - ma ha causato danni enormi al calcio perché tutti hanno passato dieci anni a cercare di imitarlo. Questa idea di gioco ha rovinato il calcio italiano, tutti pensavano che quello fosse l'unico modo per giocare bene. Tutti passaggi orizzontali, una tale noia che ha allontanato tanti tifosi dal calcio, che ora guardano gli highlights: perché guardare 90 minuti di passaggi orizzontali? Per fortuna ora il calcio sta cambiando, anche la Spagna ha cambiato le cose vincendo l'ultimo Europeo giocando con più velocità".
Forzaroma.info![]()

I migliori video scelti dal nostro canale

news calcio
Capello frusta Guardiola: “A Roma voleva insegnarmi come allenare, ma mica correva”
"Il fatto è che lui camminava in campo e non potevo certo schierarlo", il commento dell'ex tecnico romanista
© RIPRODUZIONE RISERVATA