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Calcioscommesse, legale Lazio: “Sono ottimista. Spero che Mauri possa giocare la Supercoppa”

”Sono molto ottimista. Mauri potra’ giocare la Supercoppa (in programma domenica contro la Juventus, ndr)? Me lo auguro, siamo qui per questo e speriamo che anche segni. Lui e’ molto tranquillo”.

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''Sono molto ottimista. Mauri potra' giocare la Supercoppa (in programma domenica contro la Juventus, ndr)? Me lo auguro, siamo qui per questo e speriamo che anche segni. Lui e' molto tranquillo''. L'avvocato della Lazio, Gian Michele Gentile, e' fiducioso in vista del processo d'appello del Calcioscommesse iniziato stamane, in cui si decideranno le sorti del capitano biancoceleste, Stefano Mauri, condannato in primo grado a 6 mesi di stop per l'omessa denuncia nella presunta combine di Lazio-Genoa del 14 maggio 2011. ''Mauri e' stato condannato solo per un'omessa denuncia ma non si sa di che cosa – rileva l'avvocato laziale -, perche' non si capisce quando e come avrebbe saputo o quali atti sarebbero stati compiuti per alterare la partita''.

Ma il procuratore Figc, Stefano Palazzi, dovrebbe chiedere alla Corte di Giustizia la condanna del brianzolo a 4 anni e mezzo per doppio illecito (anche per la partita con il Lecce). ''La situazione puo' peggiorare? E' teoricamente possibile - rileva Gentile - perche' oggi discutiamo un appello fatto da Palazzi contro il proscioglimento di Mauri e della Lazio per l'illecito sportivo e poi discutiamo anche l'appello fatto dalla Lazio e da Mauri contro l'omessa denuncia''.

L'avvocato laziale pero' contesta la presa di posizione del procuratore di Cremona, Roberto Di Martino che ha criticato la sentenza sportiva di primo grado e ha annunciato per settembre nuovi elementi per l'inchiesta penale. ''Dopo quelle dichiarazioni pensavo che arrivasse il coniglio nascosto nel cilindro e che la procura nel fare l'appello depositasse chissa' quali atti nuovi che la procura aveva preannunciato - ammette il legale del club -, ma non e' successo niente, forse se l'e' risparmiata. Non sono preoccupato da quelle dichiarazioni perche' la corte e' talmente solida dal punto di vista professionale da non farsi influenzare ma se le risparmiava era meglio''. (ANSA)