Con un fratello maggiore di nome Garibaldi, l'Italia e il senso dell'avventura erano probabilmente nel suo destino. Ma le tappe della carriera di Erick Thohir, il magnate indonesiano in procinto di acquistare l'Inter, delineano un uomo d'affari pragmatico, perfezionista, determinato a intraprendere nuove missioni solo dopo uno studio metodico delle loro potenzialita'. Un approccio che, partendo dalla posizione privilegiata di rampollo di un miliardario, gli ha permesso di costruire un impero mediatico in patria, progressivamente allargato a vari settori. Di famiglia cinese-indonesiana, com'e' tipico dell'e'lite di Jakarta che controlla l'economia del Paese, Thohir (43 anni) e' relativamente sconosciuto al grande pubblico indonesiano; per essere un esperto di comunicazione, mantiene un profilo basso, prediligendo il lavoro dietro le quinte alla ribalta.
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Calcio, impero tra tv e sport: il mondo d’oro di Thohir
Con un fratello maggiore di nome Garibaldi, l’Italia e il senso dell’avventura erano probabilmente nel suo
Dopo la laurea negli Stati Uniti, ha iniziato gia' negli anni Novanta a costruire pezzo per pezzo il successo imprenditoriale del suo gruppo Mahaka Media: tv, giornali, radio, settimanali sportivi. Progressivamente assume quote anche nelle societa' familiari come l'Astra International, un conglomerato fondato dal padre Teddy, con un giro d'affari di 20 miliardi di dollari. Dalle automobili all'industria mineraria, il giovane Thohir prosegue la sua ascesa rimanendo comunque in una posizione subordinata rispetto al fratello Garibaldi, tra i 20 businessmen piu' ricchi dell'Indonesia. Le amicizie influenti contano, certamente; il figlio di Aburizal Barkie, uno dei piu' ricchi politici e uomini d'affari indonesiani, e' suo partner nella lunga lista di mass media da lui gestiti. Ma il suo successo non segue particolari linee politiche; considerato uno dei giovani manager piu' rampanti d'Indonesia, Thohir si muove a livello trasversale anche nel delicato equilibrio etnico-religioso nazionale, controllando sia il giornale Republika (espressione dell'intelligentsia moderata musulmana) sia uno in lingua cinese.
Viene descritto come un padre amorevole dei suoi quattro figli. Ma oltre alla famiglia e ai media, l'altra sua passione e' il basket: e' stato presidente dell'associazione indonesiana e ora lo e' di quella del Sud-est asiatico, oltre a gestire due delle maggiori squadre nazionali. L'amore per la pallacanestro l'ha portato nel 2011 ad acquistare una quota di minoranza dei Philadelphia 76ers, primo asiatico a entrare in una franchigia del basket americano. Il calcio l'ha scoperto piu' tardi, ma si e' mosso in fretta: l'anno scorso ha acquistato il D.C. United, squadra di Washington nel soccer statunitense. L'Inter, per lui, costituirebbe la prossima missione: lo sbarco in Europa, nel calcio che conta.
(ANSA)
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